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Uilca: violenza di genere, non spegniamo i riflettori

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Femminicidi, emergenza sociale da combattere

Un riflettore che solitamente si accende il 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ma che, come Uilca, crediamo non debba spegnersi il giorno dopo”, così la segretaria nazionale Uilca Mariangela Verga commenta l’evento Uilca e Global Thinking Foundation Il volto nascosto della violenza. “Purtroppo sappiamo fin troppo bene come il contatore sui femminicidi cresca ogni giorno, in una spirale di violenza senza un interruttore in grado di fermarlo”.

L’evento Il volto nascosto della violenza, oggi a Roma presso il cinema Barberini alle 15.30, realizzato in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, vuole contribuire a sensibilizzare la società civile e l’opinione pubblica sui temi che riguardano il rispetto, la parità e le relazioni tra uomini e donne.

“L’esempio della legge sul femminicidio del Belgio, primo paese europeo a introdurla, nella sua essenza ed efficacia normativa ci fa capire che a fianco della prevenzione il supporto dell’istituzione e delle relative norme sono strumenti fondamentali per combattere fenomeni sociali che hanno un costo elevatissimo per le nostre comunità soprattutto in termini umani e se si tiene conto degli oltre 2000 orfani di femminicidio la cui vita sarà per sempre segnata, e così per i loro familiari”, dichiara Claudia Segre, presidente Global Thinking Foundation. “L’adeguamento delle norme e delle fattispecie di reato sulla violenza di genere contro le donne è ormai diventata una battaglia per la vita e i diritti di tutti noi”.

Crediamo che la politica, la stampa, le persone, i soggetti sociali, tutti debbano prendere atto del problema: i femminicidi non sono da relegare a eventi di vita privata, non sono solo una questione prettamente femminile. È tempo che il fenomeno divenga un’emergenza sociale e come tale deve essere trattata”, commenta il segretario generale Uilca Fulvio Furlan. “I cambiamenti culturali sono lenti e faticosi. Per questo, come Uilca e come Uil, siamo costantemente impegnati sul tema”.

Tra i contenuti dell’evento, l’aspetto della violenza economica, un subdolo sistema che consente all’aguzzino di turnodi controllare una donna, un domani potenziale vittima di violenza. Da qui, la condivisione con le donne degli strumenti per riconoscere eventuali soprusi e delle soluzioni per uscire da situazioni a rischio prima che sia troppo tardi. Diversi i momenti di confronto con gli ospiti della tavola rotonda, successiva alla proiezione del docufilm Libere di… Vivere, scritto e diretto da Antonio Silvestre, con l’Assessora alle politiche della sicurezza, attività produttive e pari opportunità del Comune di Roma Monica Lucarelli, la giornalista e scrittrice Valeria Santoro, la presidente di Global Thinking Foundation Claudia Segre e Roberto Telatin, responsabile del Centro Studi Uilca Orietta Guerra. Saluti del segretario generale Uilca Fulvio Furlan, moderazione a cura della segretaria nazionale Uilca Mariangela Verga.

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