Ad un mese dall’ultimo comunicato, con il quale chiedevamo rispetto e riconoscenza per le lavoratrici e i lavoratori di questo Gruppo, quest’Azienda continua a ignorare i bisogni dei propri dipendenti, dimostrando ancora una volta di preoccuparsi esclusivamente di quelli dei propri azionisti, che di sicuro non vivono le stesse difficoltà con le quali noi comuni mortali dobbiamo fare i conti ogni giorno, con
sempre più fatica e timore.
Si continua a chiedere senso di responsabilità a Sindacati e lavoratori, nonostante i problemi gestionali e le mancate risposte alle tante (troppe) richieste di aiuto che giungono da più parti, nonostante la mancanza di dati chiari ed esaustivi sulle uscite e le assunzioni post Fondo, nonostante non si sia ancora fatto l’incontro di verifica sullo Smart Working, previsto dall’accordo di maggio. Si continua a non volersi confrontare sulle richieste che arrivano dai dipendenti, guardando con fastidio ogni proposta, tentativo di dialogo, e ogni sforzo di buon senso fin qui dimostrato: cos’altro serve, per esempio, per avere finalmente un accordo sullo Smart Working definitivo e uguale per tutti?
Con la stessa chiarezza, responsabilità e maturità finora dimostrata – con le quali abbiamo affrontato ogni questione fin qui proposta dall’Azienda – riuscendo sempre ad ottenere il miglior risultato possibile per i lavoratori, oggi diciamo: BASTA!!! È arrivato il momento di sedersi al tavolo e parlare dei bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori di questo Gruppo, che in questi anni hanno ampiamente dimostrato di
essere oltremodo responsabili, contribuendo in maniera decisiva agli eccellenti risultati economici raggiunti– finanche coi propri mezzi, e per lungo tempo, durante la pandemia.
Come Sindacati, uniti e compatti, in un ultimo ed estremo tentativo di dialogo, abbiamo indicato all’Azienda che non siamo disposti ad attendere oltre il 15 gennaio prossimo per iniziare la trattativa sul rinnovo del Cia, partendo dalla piattaforma approvata a settembre da 4958 lavoratrici e lavoratori, dopodiché in mancanza di una risposta positiva convocheremo le assemblee e decideremo insieme a voi tutte le azioni da intraprendere per riconquistare il rispetto che ci è dovuto.
Le Rappresentanze Sindacali del Gruppo Unipol
First/CISL Fisac/CGIL FNA SNFIA Uilca/UIL