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Gruppo Intesa Sanpaolo: previdenza complementare e premi di anzianità

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Gruppo Intesa Sanpaolo: previdenza complementare e premi di anzianità

Contribuzione alla previdenza complementare e premi di anzianità: mettiamoli sotto la lente…

Vorrei variare la mia contribuzione mensile, posso farlo?
A differenza degli altri anni – e solo per questo anno – in dicembre non abbiamo la consueta finestra per la variazione della contribuzione alla previdenza complementare. L’entità degli aumenti derivanti dal rinnovo del Contratto nazionale del credito e la tempistica del loro riconoscimento nel cedolino stipendi, producono effetti sulla misura della contribuzione alla previdenza complementare. Per evitare che ciò possa comportare il superamento della soglia di deducibilità annua (pari a 5.164,57 euro) e quindi far perdere il beneficio fiscale, con l’accordo del abbiamo sottoscritto il 1° dicembre abbiamo previsto che per l’anno 2024 alle ordinarie finestre di aumento della contribuzione dei mesi di giugno e dicembre, si affianchi una ulteriore finestra nel mese di marzo 2024, che si sostituisce a quella di
dicembre 2023 che è eliminata.

Ogni valutazione sulla misura della contribuzione volontaria rispondente alla propria effettiva condizione retributiva, come derivante dal complesso di aumenti previsti dal nuovo Ccnl, è rimandata al prossimo anno, entro il mese di marzo. Per approfondire i contenuti dell’accordo 1° dicembre.

Ho superato il plafond di deducibilità annuo nel 2022: cosa devo fare?
Entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello in cui è stato effettuato il versamento alla forma pensionistica complementare ovvero, se antecedente, alla data in cui sorge il diritto alla prestazione, l’aderente comunica al predetto fondo pensione l’importo dei contributi versati che non è stato dedotto o che non sarà dedotto nella dichiarazione dei redditi. Ciò significa che entro il 31 dicembre 2023 occorre dichiarare l’entità dei contributi non dedotti nel 2022. Per farlo è sufficiente accedere alla propria area riservata del Fondo pensione a CONTRIBUZIONE del Gruppo Intesa Sanpaolo, cliccare su Contributi non dedotti nel banner blu e inserire l’importo in corrispondenza dell’anno 2022. L’importo dei contributi non dedotti per l’anno 2022 è indicato nella CU 2023 (Certificazione Unica 2023) alla casella 413 – Contributi di previdenza complementare non dedotti dai redditi. Nel caso tu voglia verificare già oggi se anche per il 2023 hai superato il plafond di deducibilità puoi farlo consultando la busta paga del mese di dicembre: se hai la voce 91D3 Progr. Ctr. FPC soggetti avvalorata nella colonna figurativo, quello sarà l’importo che troverai riepilogato nella casella 413 della CU2024 e che il prossimo anno dovrai dichiarare nell’applicativo della tua area riservata appunto come contributo non dedotto.

Ho sottoscritto le coperture accessorie: devo variare i designati?
Per gli iscritti al Fondo pensione a CONTRIBUZIONE del Gruppo, è possibile non solo designare uno o più soggetti per la posizione previdenziale maturata nel Fondo, ma anche o solamente per la copertura assicurativa, di Premorienza o di Premorienza ed Invalidità Permanente. Chi avesse già indicato dei soggetti designati troverà la medesima designazione anche con riferimento alla copertura assicurativa. Le sindacaliste e i sindacalisti Uilca sono a disposizione per approfondimenti e consulenza specifica in materia di previdenza complementare.

Premio di anzianità: cos’è? Mi spetta?

Cos’è il premio di anzianità?
Il premio di anzianità è un’erogazione una tantum collegata al raggiungimento di una determinata anzianità di servizio, generalmente di 20 anni e oltre. Le regole che ne definiscono le modalità di calcolo dell’importo e dei tempi di maturazione del diritto (cioè come sono calcolati i periodi di servizio utili alla maturazione del premio) sono quelle contenute nei Contratti Integrativi Aziendali (CIA) che li hanno disciplinati a suo tempo nelle società – degli ex Gruppo SPIMI, Gruppo Intesa e Gruppo CR Firenze – che sono poi confluite nel Gruppo Intesa Sanpaolo.
Come faccio a sapere se mi spetta?
Per aver diritto al premio è necessario non solo che si provenga da una delle società – degli ex Gruppo SPIMI, Gruppo Intesa e Gruppo CR Firenze – che sono confluite, nel Gruppo Intesa Sanpaolo, ma che, già nella predette società, si fosse destinataria/o del premio in base ai CIA che l’ha istituito. A seguito dei percorsi di armonizzazione normativa che hanno interessato negli anni la confluenza delle diverse società, infatti, i premi sono stati conservati a chi a quella data era nella platea dei beneficiari in base appunto ai previgenti CIA (platea di norma definita in base alla data di assunzione).

Qui l’accordo che contiene l’elenco delle società di provenienza, la data dell’accordo di armonizzazione che ha conservato il diritto al premio di anzianità e la platea delle persone che hanno conservato il premio in virtù della loro data di assunzione nella Banca di provenienza.

Potrei aver già ricevuto il premio di anzianità?
Sì. Nel caso di anzianità superiori ai 25 anni, in taluni casi anche solo di 20 e in altri sia superiori a 25 che a 35 anni è possibile che si sia già ricevuto l’importo spettante.
Se non l’ho ancora ricevuto cosa devo fare?
Le colleghe e i colleghi che non hanno ancora ricevuto il premio, ma rientrano nella platea delle persone che ne hanno diritto, riceveranno una offerta individuale. L’accettazione dell’offerta è volontaria e potrà essere esercitata entro il 31 maggio 2024. Chi non intendesse accettarla, conserverà il diritto a proseguire nella maturazione del premio, secondo le originarie regole di computo, fino alla scadenza del periodo di anzianità che ne determina il diritto.

Oggi non è richiesto nessun adempimento; al ricevimento dell’offerta sarà invece importante valutare con grande attenzione l’effettiva rispondenza alle proprie esigenze, tenendo conto anche delle modalità di definizione del premio e del residuo periodo di maturazione che conferisce diritto a percepirne invece l’importo pieno.

La Segreteria Uilca Gruppo Intesa Sanpaolo

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