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Desertificazione bancaria: l’indagine Uilca sulla stampa

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Desertificazione bancaria: l’indagine Uilca sulla stampa

Uilca presenta il Rapporto 2023, la prima indagine demoscopica sul fenomeno della desertificazione bancaria in Italia. La ricerca registra il sentiment delle persone sul tema dimostrando le ricadute del taglio degli sportelli bancari nella società. I dati del Rapporto sono stati rilanciati dai principali organi di stampa, a iniziare dal servizio del Tg1 di giovedì 18 gennaio, qui una raccolta.

Su “Il Sole 24 Ore Plus“, nell’articolo di Vitaliano D’Angerio si legge: «Meglio il bancomat o lo sportello fisico? Lucani, toscani e liguri non hanno dubbi: per loro lo sportello automatico non può sostituire la relazione con l’impiegato di banca. Viceversa, nel Lazio una buona fetta giudica indifferente la presenza della filiale o del semplice totem-bancomat. Sono i dati del rapporto Uilca 2023, dal titolo “L’impatto della desertificazione bancaria sugli italiani”. Un’indagine demoscopica che ha coinvolto quasi 3mila persone».

Su Milano Finanza, Luca Carrello evidenzia che: «L’importanza attribuita alle filiali emerge anche dal confronto con un altro storico gestore dei risparmi degli italiani: la posta. La ricerca presentata da Uilca rivela che il 70% degli intervistati preferisce recarsi in banca, il17,9% sceglie entrambe mentre solo 1’8,7% opta per la posta».

«Meno sportelli nei Comuni: si riducono gli investimenti», si legge tra le pagine de La Verità e Verità&Affari «i dati Uilca sulla propensione agli investimenti degli italiani rispetto alla prossimità della banca. La prossimità della filiale fisica influisce sulla propensione all’investimento per sette italiani su dieci (indica «molto» il 32,5% del campione e abbastanza un altro 36,3%)».

Anche su Il Messaggero, nell’articolo di Angelo De Mattia, «Meno sportelli bancari, anziani e disabili in affanno” si sottolinea l’impegno del Cnel sul tema emerso durante il Convegno Uilca dello scorso 18 gennaio “Da ultimo, si auspicano analisi e ricerche su questo fenomeno, dato il suo rilievo, pure con l’apporto del Cnel».

Su Il Tempo, nell’articolo di Filippo Caleri e su Il Sole 24 Ore, nell’articolo di Cristina Casadei, si parla della proposta lanciata dal presidente del Cnel Renato Brunetta sull’apertura di un tavolo di lavoro sul tema della desertificazione bancaria. Proposta poi, approvata dall’Assemblea del Cnel lo scorso 25 gennaio.

Avvenire titola: «Indagine Uilca: insoddisfazione per la chiusura degli sportelli. Nove persone su dieci sono insoddisfatte dalla chiusura degli sportelli bancari nel proprio Comune e ritengono utile parlare con un operatore bancario».

Su La Repubblica.it, nell’articolo di Andrea Greco «Banche, l’Italia ha perso 5mila sportelli dal 2018. E nove italiani su dieci non sono contenti per le chiusure. Il rapporto annuale Uilca consegna una foto dagli esiti schiaccianti. Furlan: Prendere coscienza degli effetti negativi sociali, economici e di legalità».

«Cnel, Uilca: positivo l’avvio del gruppo di lavoro su desertificazione bancaria», si legge sul Diario del Lavoro

Su Libero, Unione Sarda, Il Messaggero.it e Quotidiano del Sud Basilicata: «Nove persone su dieci sono insoddisfatte dalla chiusura degli sportelli bancari nel proprio comune e ritengono utile parlare con un operatore bancario. È quanto emerge dalla dalla ricerca svolta dal sindacato bancario Uilca durante la campagna itinerante “Chiusura filiali? No, grazie”. Nella la ricerca, svolta su oltre 2800 interviste, per otto intervistati su dieci non sarebbe lo stesso se lo sportello bancario chiudesse e fosse sostituito da un bancomat».

“Chiude la propria filiale bancaria? Un cittadino su cinque passa allo sportello postale” , l’indagine ripresa anche da Il Sole 24 Ore.it

Sul Quotidiano di Sicilia si legge: «Rapporto Uilca: è ad esse che quasi un siciliano su due affida in via esclusiva la gestione del proprio denaro»

La Provincia Edizione Nazionale scrive: «Per sette su dieci la prossimità bancaria influisce sulla propensione all’investimento in prodotti finanziari, a conferma che la banca non è solo un luogo dove custodire i risparmi ma anche il motore dal quale si origina la produzione di ricchezza. Queste le maggiori evidenze emerse dalla ricerca svolta da Uilca durante la campagna itinerante “Chiusura filiali? No, grazie”, la prima indagine volta a misurare il sentiment del fenomeno della desertificazione bancaria nel Paese».

Sull’Edicola del Sud il presidente Anci Antonio Decaro intervenuto al convegno di presentazione dei risultati della campagna Uilca Chiusura filiali? No, grazie: «La desertificazione bancaria è una delle tante cause di spopolamento, in particolare nei piccoli Comuni. Chiudere una filiale e chiedere ai clienti di usare solo la tecnologia vuol dire in molti casi eliminare anche il rapporto umano e fiduciario che credo sia essenziale, soprattutto per le persone anziane. Noi come Anci siamo pronti a fare la nostra parte e dare il il nostro contributo per individuare delle soluzioni praticabili e immediate».

Anche il segretario generale Uil Pierpaolo Bombardieri ospite ad Agorà, lo scorso 29 gennaio, rilancia il rapporto Uilca sottolineando l’importanza del ruolo delle banche nello sviluppo dei territori (Qui il servizio)

La ricerca Uilca è stata ripresa anche online e dalle agenzie di stampa: Agi, Adnkronos, Agenzia Nova, AnsaAskanews, Il Sole 24 Ore Radiocor Plus, ItalpressLa presse, Dire.

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