Dopo i proclami fatti ai mercati e sulle piattaforme interne rispetto ai risultati 2023, i dipendenti si
aspettavano un aumento del premio di produttività – in erogazione a luglio 2024 – legato anche alla redditività aziendale.
Ricordiamo che la redditività è stata ampiamente cavalcata dalla Bnl, che ad inizio piano industriale si era
data l’obiettivo sfidante di traghettare la banca tra le prime 3 aziende del settore rispetto a questo parametro. Ed invece dei 4 indicatori scelti per la definizione del VAP proprio quelli relativi alla redditività,
all’efficienza e al cost income registrano un sonoro -10%, in direzione contraria invece gli altri indicatori
direttamente connessi al lavoro che svolgono le colleghe e i colleghi di Bnl, infatti produttività/minter e
qualità del servizio sono cresciuti rispettivamente del 10% e del 15%.
E’ pertanto evidente come questi risultati da una parte sono positivamente influenzati dal lavoro che i dipendenti svolgono con dedizione e abnegazione quotidiana in un contesto complesso e sempre più pressante, mentre la gestione aziendale e del gruppo ha portato a risultati in controtendeza con gli altri competitor.
Evidentemente le politiche del Gruppo Bnpp stanno penalizzando Bnl, che pare peraltro aver smesso di credere nell’obiettivo sfidante che si era data: le segreterie di Fabi, First/Cisl, Fisac/ Cgil, Uilca e Unisin del Gruppo Bnl stigmatizzano il comportamento aziendale e la mancanza di sensibilità dei vertici aziendali che non hanno tenuto in adeguata considerazione l’aumento di produttività, riconoscendo il pagamento del Vap al solo parametro standard stabilito nel 2022.
![](https://www.uilca.it/wp-content/uploads/tabella-Bnl-10052024.jpg)
Segreterie di Coordinamento del Gruppo Bnl
FABI – FIRST CISL – FISAC CGIL – UILCA – UNISIN