Preso atto della mancata integrazione tra l’IVASS e la Banca d’Italia, si è fortemente ribadita l’estrema urgenza di interventi strutturali che rafforzino il nostro Istituto, per consentirgli di svolgere efficacemente – come ente autonomo, almeno fino alla realizzazione della sempre auspicata riforma – i propri compiti. L’IVASS, infatti, nonostante il costante e progressivo ampliamento delle funzioni assegnate, continua a svolgere le stesse in presenza di un blocco della pianta organica e grazie esclusivamente al senso di responsabilità e attaccamento all’Istituzione che da sempre i dipendenti dell’IVASS hanno dimostrato.
A ciò si aggiunge che, a fronte di un contratto scaduto ormai da anni, l’Amministrazione ha presentato il 12 febbraio u.s. una proposta che costituisce l’ennesima dimostrazione di assenza di prospettiva e di profondo disinteresse per il futuro di questo Istituto e della vigilanza sul settore assicurativo, oltre a risultare offensiva per la dignità del personale. Si evidenzia, tra l’altro, come la mancanza di chiarezza sulle soluzioni organizzative proposte, la reticenza sui temi di avanzamento professionale e la completa assenza di prospettiva stiano incidendo negativamente sull’organizzazione e valorizzazione del personale.
E’ arrivato oramai il momento di pretendere un significativo cambio di rotta nella gestione del personale da parte dei nostri vertici! L’attuale situazione è inaccettabile e rischia di minare la credibilità e la reputazione dell’Istituto, che le lavoratrici e i lavoratori vogliono preservare.
Di conseguenza, in linea con il mandato assegnato dall’Assemblea del 22 gennaio u.s. le Organizzazioni Sindacali dell’IVASS
Indicono lo sciopero di tutto il personale dell’IVASS per il giorno 24 febbraio 2025
Evidenziamo l’importanza cruciale dell’adesione massiccia di tutto il personale: la disparità di trattamento e le carenze organizzative che i dipendenti di tale Istituto subiscono da troppi anni richiedono una protesta forte e coesa. Chiediamo ai nostri Vertici, inoltre, di farsi promotori di interventi di riforma radicali, volti a rafforzare questo Istituto affinché possa continuare ad assolvere ai propri compiti istituzionali.