“Terminata questa fase di confronto, come proseguiamo?”. Questa la frase con cui il Segretario Generale della Uil Carmelo Barbagallo ha concluso il suo intervento nell’incontro con il Premier Conte.
La categoria che rappresento si pone, seppur più modestamente, lo stesso interrogativo. Vogliamo ribadire all’ABI che fin dall’incontro del 23 settembre prossimo vogliamo risposte serie e concrete alle nostre valutazioni sulla “cabina di regia” e successivamente, su tutta la piattaforma.
Ritengo il comunicato dei Segretari generali delle 5 sigle talmente esaustivo e completo da non avere bisogno di nessuna integrazione o interpretazione.
Non ci resta che attendere il 23 settembre così come gli incontri già fissati per il mese di ottobre per fare, successivamente, il punto della situazione.
A nessuno sfugge l’importanza della trattativa con il Governo da inserire nella prossima Finanziaria che, guarda caso, avrà riflessi profondi anche sul nostro rinnovo contrattuale.
Nel corso dell’incontro di lunedì con il Premier Conte, il Vice Premier Di Maio e il Ministro Tria, e durante l’incontro di martedì con il Vice Premier Salvini, Barbagallo ha affermato che la UIL vuole discutere e dare il proprio contributo concreto anche perché il Paese non ha risolto i suoi problemi e non è uscito ancora dalla crisi: il monte salariale e il monte orari sono ancora più bassi del 2008.
Barbagallo, inoltre, ha riproposto le rivendicazioni sindacali in materia di lavoro e di politiche sociali e ha anche ribadito, tra l’altro, la necessità di prevedere investimenti pubblici e privati in infrastrutture materiali e immateriali, di ridurre le tasse alle Lavoratrici e ai Lavoratori dipendenti e pensionati, di detassare gli incrementi contrattuali, di istituire una Cassa per il Mezzogiorno 4.0, di avviare le due Commissioni per la separazione della previdenza dall’assistenza e per l’individuazione, in termini tecnici e scientifici, dei lavori gravosi.
La UIL è d’accordo sulla necessità di ridurre le tasse ma vuole capire come e a chi ridurle. Anche perché le proiezioni fatte dal nostro Sindacato sulla proposta di flax tax penalizzerebbe il lavoro dipendente.
Per quanto riguarda il salario minimo Barbagallo ha ribadito la contrarietà all’attuale proposta, espressa peraltro anche da molti altri soggetti al tavolo, in quanto c’è il rischio concreto che si esca da tutti i contratti nazionali e che si abbassino tutti i salari. Anche perché il salario complessivo medio attuale è di 12 euro ed è da qui che eventualmente bisognerebbe partire. È stato infatti ribadito come la soluzione migliore sia quella di affidarsi alla contrattazione collettiva”.
Ecco perché il tavolo di trattativa con il Governo (e ad oggi abbiamo almeno 3 finanziarie: quella di Conte e di Maio, quella del Ministro Tria e quella di Salvini) impatterà per forza di cose sul nostro contratto.
Non dimentichiamo, inoltre, che ABI e ANIA partecipano ai tavoli di trattativa con il Governo.
Da notizie in nostro possesso anche le nostre Associazioni datoriali appoggiano la riduzione fiscale e, soprattutto, la riduzione del cuneo fiscale per abbassare il costo del lavoro.
La UIL ha chiesto, infine, al Governo di fornire testi su cui approfondire i contenuti. Come Uilca siamo perfettamente d’accordo con le proposte di Carmelo Barbagallo e ci faremo carico delle proposte sostenute dalla Uil in tutte le sedi di discussione.
Quindi…ci rivediamo a Settembre: con ABI e con il Governo.
Massimo Masi
Segretario Generale Uilca