Il resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2022 ha espresso numeri molto importanti, che ci devono rendere orgogliosi perché segno del grandissimo lavoro quotidiano di tutti noi: basti pensare che il risultato netto raggiunto è già quasi pari alla somma degli utili registrati negli anni 2019 (€ 100,7 mln) e 2020 (€ 75,0 mln) e facilmente supererà questo valore. Complimenti davvero a tutti noi! Venendo alla circolare del 08 novembre us, sarebbero davvero tante le osservazioni, puntualizzazioni e contestazioni da fare, quindi ci limiteremo alle tematiche principali:
- Cominciamo da due buone notizie: l’aggregato costi operativi “sconta, in particolare, l’incremento del costo del personale, che riflette pure l’ulteriore crescita dell’organico”, ovvero le spese per il personale sono cresciute di 8,4 mln e l’organico di 57 persone (raffronto 30/09/2022 – 30/09/2021). Per ulteriori considerazioni attendiamo la pubblicazione delle consuete note informative. Aumentano ben di più (€ 9,8 mln) le spese amministrative generali (cioè che non riguardano il personale) dove figurano, in particolare, le spese per servizi professionali (spese legali, spese per recupero crediti, spese notarili ecc.), le spese per l’acquisto di beni e di servizi non professionali (energia elettrica, cancelleria, trasporti ecc.), i fitti e i canoni passivi, i premi di assicurazione, le imposte indirette e le tasse (liquidate e non liquidate) di competenza dell’esercizio;
- A fronte di 185 nuove assunzioni da inizio anno, al 30/09/2022 risultano in carica solo 48 dipendenti in più: al netto di 13 quiescenze comunicate con apposita circolare e di qualche conclusione di contratto di Tempo Determinato, degli altri colleghi che ne è stato?? Invece di subire i costi del turnover (es. formazione da fare ai neoassunti e inefficienze causate dalle competenze esperienziali che escono e vanno a rafforzare i competitor) si possono motivare di più i colleghi affinché non escano?
- In riferimento all’invito ad “attivarsi con solerzia e metodo pure nel comparto Bancassicurazione”, invitiamo a nostra volta la Direzione ad attivarsi con “solerzia e metodo” nel creare le condizioni per una reale parità di genere, a premiare lo straordinario impegno profuso nella quotidianità dai colleghi, a definire concreti percorsi di carriera, a prevedere il ricambio generazionale, in particolar modo del management, tale da consentire un futuro a questa azienda (ma il ricambio generazionale interessa solo a noi? c’è qualcuno che ha interesse ma nel senso opposto?).
Concludiamo con una domanda: prendere a paragone il risultato di un esercizio (2021) caratterizzato da componenti straordinarie ed irripetibili, pretendendo ulteriori crescite, risponde davvero alla logica del “nostro (di sempre) modo di fare banca, al servizio dei territori presidiati e delle comunità”?
P.S.: come organizzazioni Sindacali avremmo preferito che quanto comunicato dalla Direzione si fosse concluso in questo modo: “Nel confidare che tutti, indistintamente, facciano convintamente proprie le suesposte considerazioni ed esortazioni, ringraziamo dell’attenzione e porgiamo cordiali saluti.”