“Da una sola parte, dalla parte dei lavoratori” – Giacomo Brodolini

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Banco Bpm: operazione Pos, inefficienze e pressioni sui lavoratori

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La responsabilità è dell’azienda, non dei dipendenti!

Non spetta alle Organizzazioni Sindacali decidere le politiche strategico-commerciali aziendali, legittimamente messe in campo dalla dirigenza per perseguire la missione imprenditoriale. È sicuramente di competenza sindacale, invece, l’impatto che queste strategie e queste scelte scaricano sul personale. Quanto sta accadendo in questi giorni riguardo all’operazione che vede il trasferimento dei POS prima appoggiati su NEXI e che ora, in seguito alla cessione prevista, dovranno essere presi in carico da NUMIA, è diventata una manovra volta a mascherare le inefficienze e le lacune organizzative aziendali.

Tutto questo in una fase iniziale doveva essere concretizzato in 2 mesi divenuti poi 2 settimane con grandissime inefficienze: clienti contattati per poi non riuscire a stampare i contratti, gestori che non riescono ad inserire la variazione delle condizioni quando dall’altra parte la concorrenza molto aggressiva le azzera e così via…

Ancora una volta le inefficienze aziendali riguardo tempi e modalità operative di attuazione dell’operazione si sono tradotte in aumento di carico di lavoro, stress e pressioni commerciali sia per i lavoratori direttamente coinvolti sia per il resto della struttura commerciale che ne sta subendo indirettamente le tensioni, scaricandosi su una Rete che, giova sempre ricordarlo, sconta un sottodimensionamento insostenibile con fortissimo rischio di contestazioni da parte della clientela visto che sono sconsideratamente state stabilite rigide fasce orarie per Direzione Territoriale in cui è consentita l’immissione dei dati in procedura, rendendola di fatto differita rispetto alla presenza effettiva del cliente.

Fin da ora noi avvertiamo l’azienda che si tratta di gravissime circostanze di fatto e che non permetteremo contestazioni ai colleghi su questo argomento in quanto è una chiara responsabilità organizzativa aziendale e questa non dovrà ricadere sulle loro teste. Le pressioni commerciali sono iniziate mesi fa in un crescendo rossiniano; i monitoraggi sono quotidiani e asfissianti; le disfunzioni organizzative allo scoccare del dday sono state enormi; i gestori e tutti i colleghi coinvolti sono stati spesso lasciati soli a gestire il rapporto con il cliente; le conseguenze economiche e commerciali dell’operazione nel medio termine non sono stimabili (ammesso che a questa Azienda il “medio termine” interessi…).

Consigliamo ed invitiamo, in questo senso, tutti i lavoratori coinvolti nell’operazione a prestare attenzione e ad operare rispettando pedissequamente la normativa: nessun perseguimento di un risultato commerciale “a tutti i costi” può essere motivo per non operare nel pieno rispetto della stessa. Il fine, in questo caso come in tutto il resto dell’operatività quotidiana, non può giustificare mai i mezzi.

Suggeriamo ai “comandanti del vaporetto” di mettere al centro del progetto, dei pensieri e delle strategie i CLIENTI e i LAVORATORI stakeholders principali per l’ottenimento di ogni risultato.

COORDINAMENTI GRUPPO BANCO BPM
FIRST CISL – FISAC CGIL – UILCA

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