“Da una sola parte, dalla parte dei lavoratori” – Giacomo Brodolini

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BdM Banca: forte contrarietà ai termini di accesso al Fondo di Solidarietà

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Dichiariamo tutto il nostro stupore e la forte contrarietà sull’informativa aziendale di riapertura dei termini per l’accesso al Fondo di solidarietà. Denunciamo, con grave disappunto, l’illegittimità del comportamento dell’Azienda che unilateralmente modifica l’accordo del 10/06/2020, a differenza di quanto avvenuto in passato con gli accordi del 10/06/2020 e del 25/01/2021.

Il tenore dell’informativa aziendale lede il sacrosanto principio della volontarietà della adesione al Fondo, principio che le scriventi organizzazioni sindacali hanno sempre garantito e garantiranno, così come intendono favorire l’accesso al Fondo per coloro che ne hanno i requisiti, in un contesto di rispetto delle regole. L’Azienda ha dapprima comunicato, a coloro che avevano sottoscritto la manifestazione di interesse ad andare al Fondo, un termine perentorio (24 e 31/07/2024) entro il quale sottoscrivere il relativo verbale di accesso, ovvero comunicare la scelta di non darvi corso, così riconoscendo la legittimità di tale ultima scelta che spetta a tutte le lavoratrici e i lavoratori.

Al contrario con l’informativa dello 11/10 scorso dal titolo “Adesione Fondo di Solidarietà”, con frasi sibilline, viene indebitamente introdotta una sorta di responsabilità per inadempimento contrattuale a carico di quei lavoratori che liberamente e legittimamente abbiano scelto di non confermare la manifestazione di interesse a suo tempo data. Avevamo già diffidato verbalmente l’Azienda dal procedere unilateralmente sul punto, ma la protervia ha prevalso, mettendo a rischio, con un percorso illegittimo e non conforme anche alle prassi consolidate nel Settore Bancario, gli aderenti all’esodo con tali modalità.

Preannunciamo, sin d’ora che, in assenza di un accordo con le organizzazioni sindacali che riapra la possibilità di poter ancora accedere all’esodo volontario (anche ampliando la platea dei possibili e delle possibili aderenti in virtù delle mutate aspettative di vita come da circolari INPS in materia) adiremo le sedi giudiziale per eccepire la censurabile condotta della BdM BANCA.

Rammentiamo che gli effetti dell’Accordo 10/06/2020 cessano, inderogabilmente il 31/12/2024 e che le previste verifiche sull’andamento dell’accordo con eventuali ulteriori misure a carico dei e delle dipendenti – comunque oggetto di accordo con le organizzazioni sindacali firmatarie – sono scadute nell’ormai lontano 2021. Del resto, è davvero singolare l’atteggiamento aziendale, di fatto teso a seminare zizzania tra i lavoratori e le lavoratrici, individuando nelle libere scelte di singoli o di categorie di persone come responsabili di mancati risparmi sul costo del lavoro mentre essa stessa ha assunto e continua ad assumere figure di top e middle management, profumatamente remunerate, si affida a sempre crescenti consulenze ed elargisce premi esorbitanti inconcepibili in un’azienda così determinata nel tagliare il numero dei e delle dipendenti per risparmiare.

Queste organizzazioni sindacali, pertanto, nel riaffermare che sarà adottata ogni iniziativa utile a garantire il principio della volontarietà dell’accesso al Fondo di solidarietà e a sostenere il diritto dei colleghi in possesso dei requisiti ad accedere al Fondo di Solidarietà, ribadiscono altresì la pretesa al rispetto formale e sostanziale degli accordi aziendali a suo tempo sottoscritti e al rispetto delle regole che li governano. In ultimo, l’Azienda nella informativa in parola richiama la “…formalizzazione in sede protetta della volontà espressa…”.

Una domanda: quando l’azienda di “sede protetta”, a chi si rivolge? Ogni altra considerazione appare superflua per interpretare lo stato in cui versano le relazioni industriali in BdM.
Vi terremo costantemente informati.

Segreterie OdC
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN
BdM BANCA

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