“Da una sola parte, dalla parte dei lavoratori” – Giacomo Brodolini

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Furlan su Abi: banche siano all’altezza del rinnovo del Ccnl

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Settore del credito centrale per lo sviluppo del Paese. No a tagli del costo del lavoro. Occupazione, presenza sui territori, attenzione alle persone e contrattazione per gestire i cambiamenti

“Le sfide che caratterizzeranno il futuro del settore del credito sono molte e complesse: è importante che le banche e l’Associazione Bancaria Italiana siano pronte ad affrontarle con la visione prospettica che ha portato al rinnovo del Contratto Nazionale del Credito, siglato lo scorso novembre, valorizzandone la lungimiranza su temi come la tutela e il rilancio dell’occupazione, il ricambio generazionale, la riduzione dell’orario di lavoro, il benessere lavorativo e la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori alla vita delle imprese”, così il segretario generale Uilca Fulvio Furlan al termine dell’Assemblea Annuale dell’Associazione Bancaria Italiana (Abi) oggi a Roma, che ha visto la conferma di Antonio Patuelli come presidente.

“In questo contesto valutiamo positivamente che Abi sia arrivata all’Assemblea annuale con una ritrovata unità, con il rientro di Intesa Sanpaolo nel Comitato Affari Sindacali e del Lavoro (Casl) e registriamo la novità dell’arrivo come nuovo direttore generale di Marco Elio Rottigni, cui vanno i nostri auguri di buon lavoro, e l’uscita da tale ruolo di Giovanni Sabatini, con cui si è sempre proficuamente collaborato, che salutiamo con stima”.

“Nel concordare con il governatore di Banca d’Italia Fabio Panetta quando afferma che la solidità delle banche rappresenta un elemento di forza del nostro sistema produttivo, ribadiamo che il settore del credito è centrale nella vita del Paese. Per questo è importante che sia presente sui territori e che sostenga famiglie e imprese, garantendo servizi essenziali e favorendo lo sviluppo economico”.

Il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti ha spronato i banchieri a operare con cuore e cervello, sottolineando che le persone non sono algoritmi.

“In questo senso crediamo non ci si possa rassegnare all’idea che il maggiore utilizzo della tecnologia comporti necessariamente tagli del costo del lavoro, riduzione di posti di lavoro, dismissioni di attività e chiusure di filiali, con le conseguenti ripercussioni negative in termini economici, sociali e di legalità. Per questo riteniamo vadano affrontati nel settore con visione innovativa e prospettica i temi del mantenimento dei livelli occupazionali e del ricambio generazionale, con l’obiettivo comune di ampliare le attività, sviluppare le competenze, offrire nuove opportunità ai giovani. In quest’ottica va valorizzata la logica condivisa nel rinnovo del Contratto Nazionale di gestire i prossimi scenari complessi, come quelli determinati dalla digitalizzazione dei processi, attraverso strumenti che consentano una contrattazione collettiva permanente, tra cui, in primo luogo, la Cabina di Regia prevista nel Contratto Nazionale del Credito”.

In quest’ambito è necessario un ruolo di Abi di riferimento nel settore, facendo ulteriormente evolvere le relazioni sindacali per dare valore al ruolo delle lavoratrici e dei lavoratori, nello spirito innovativo e prospettico necessario per affrontare i nuovi scenari.

“Infine, è pienamente condivisibile il richiamo del presidente Patuelli ai valori di pace e democrazia su cui è fondata l’Unione Europea. L’Italia come Paese fondatore dell’Ue e l’Europa possono favorire un progresso che consenta di tornare a crescere e avere un ruolo decisivo nel mondo”, conclude il segretario generale Uilca.

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