Auspichiamo accordo con Abi positivo e in tempi brevi
“La decisione del Ceo del Gruppo Intesa Sanpaolo Carlo Messina di iniziare a erogare alle lavoratrici e ai lavoratori del gruppo, a partire già da questo trimestre, l’aumento economico richiesto dai Sindacati per il rinnovo del Ccnl del credito e a ripristinare il calcolo del Tfr per intero, conferma quanto aveva già espresso nei mesi passati di ritenere percorribili le richieste sindacali, che si dimostrano quindi adeguate e coerenti con lo scenario di crescita dell’inflazione e con la necessità di redistribuzione ai dipendenti del settore di produttività e redditività”, così Fulvio Furlan segretario generale Uilca, commenta le dichiarazioni di Messina oggi al convegno sull’inclusione a Brescia. All’evento Intesa Sanpaolo ha presentato un programma “che – sottolinea Furlan – costituisce una iniziativa di grande valore sociale a favore dei più bisognosi e volto a contrastare la povertà e le diseguaglianze. Una dimostrazione di sensibilità che palesa come una finanza al servizio del sociale e delle persone sia possibile e debba essere perseguita”.
“Ora auspichiamo che l’iniziativa di Intesa Sanpaolo sia un viatico favorevole per accelerare la trattativa con Abi sul rinnovo del Ccnl così da giungere a un accordo positivo e in tempi brevi in merito alle richieste presentate unitariamente dalle Organizzazioni Sindacali, da quelle economiche a quelle altrettanto importanti sul piano normativo, per dare prospettive lungimiranti al settore e ai dipendenti sul piano occupazionale, professionale e personale”.
“Altrettanto importante e apprezzabile”, conclude Furlan, “è quanto dichiarato dal Ceo di Intesa Sanpaolo per cui le persone non subiranno disagi e non dovranno lasciare la banca a causa dell’innovazione tecnologica. Questa posizione è in linea con la necessaria tenuta occupazionale del settore, ribadita nella Piattaforma unitaria e con quanto come Uilca sosteniamo da tempo: maggiore digitalizzazione e maggiore tecnologia non significano necessariamente riduzione di personale. Al contrario, se gestite in termini lungimiranti, possono non solo comportare una più alta produttività, ma anche garantire buona e nuova occupazione”.