“Da una sola parte, dalla parte dei lavoratori” – Giacomo Brodolini

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Gruppo Banco Bpm: firmato accordo tassi d’interessi

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Gruppo Banco Bpm: firmato accordo tassi d’interessi

Nella giornata di giovedì 6 luglio 2023 le Organizzazioni Sindacali del Gruppo Banco Bpm hanno siglato con l’Azienda un accordo con lo scopo di affrontare/ mitigare gli effetti negativi dell’andamento dei tassi di interesse sui lavoratori del Gruppo. Nel concreto ecco quanto l’Accordo prevede e che va ad integrare quanto già normato dal vigente contratto integrativo su questo tema (massimali, merito creditizio, percentuale di finanziamento…).

  • Viene introdotto un nuovo prodotto per mutui ipotecari prima e seconda casa per tutti i dipendenti in servizio ed esodati (nonché per il mutuo prima casa figli) a tasso fisso con riferimento IRS di periodo, accogliendo la richiesta sindacale.

Gli spread saranno i seguenti:

Prima casa
Fino a 250mila € IRS – 0,50 %
Da 250mila a 500mila € IRS – 0,25 %
Seconda casa
Fino a 175mila € IRS flat
Da 175mila a 500mila € IRS + 0,25 %

  • Viene introdotta la possibilità di rinegoziare esclusivamente il mutuo prima e seconda casa da tasso variabile vigente al nuovo prodotto a tasso fisso per i colleghi in servizio o in esodo (e per i loro figli) che all’atto di questa richiesta abbiano un merito creditizio con rapporto rata/reddito superiore al 30% e che non risultino insoluti con riferimento alla posizione debitoria complessiva nei confronti della Banca.
  • Con riferimento ai mutui ipotecari prima e seconda casa dipendenti ed esodati ed ai mutui prima casa figli dei dipendenti si stabilisce che il mutuatario possa richiedere l’allungamento del periodo di ammortamento del finanziamento (sempre in accordo al cia vigente che stabilisce 80 anni come età anagrafica e 40 anni come durata complessiva del finanziamento). Anche in questo caso, questa possibilità verrà concessa se il rapporto rata/reddito superiore al 30% e nel caso non risultino insoluti rispetto alla posizione debitoria complessiva nei confronti della Banca.
  • Nei casi in cui il rapporto rata/reddito del mutuo prima casa (per il dipendente od esodato, nonché per i figli) e del mutuo seconda casa (per il dipendente od esodato) dovesse superare il 40%, sarà concessa la possibilità di sospendere la restituzione della quota capitale per un periodo massimo di un anno. A condizione che i lavoratori interessati non risultino insolventi con riferimento al complesso delle esposizioni debitorie nei confronti della Banca.
  • Infine (per i colleghi ex BPM) con riferimento alla norma che prevede il rientro nei massimali previsti per le aperture di credito in conto corrente stabilite dall’accordo del 2019, è stata concessa la possibilità di prorogare al 31 dicembre 2024 il termine ultimo. Questa facoltà verrà concessa ai colleghi che al 31 dicembre 2023 non dovessero avere ancora regolarizzato la propria posizione e riguarda una norma transitoria applicata per omogeneizzare la materia delle condizioni finanziarie di tutti i dipendenti del Gruppo.

Con riferimento al complesso delle misure messe a disposizione dei lavoratori ed esodati del Gruppo, nonché ai figli di dipendenti, l’Azienda ha dichiarato che si impegna a contenere quanto più possibile i tempi di lavorazione delle pratiche, a seguito delle domande presentate successivamente all’emanazione delle sopra richiamate disposizioni normative aziendali. Fermo restando la previsione dell’accordo relativa all’emanazione di quanto sopra detto indicata per il mese di settembre, le organizzazioni sindacali hanno avuto rassicurazione che sarà fatto tutto il possibile per anticipare questo termine.

Fino ad allora non potranno essere avviate pratiche di rinegoziazione o nuove richieste a norma di questo accordo. Riteniamo l’accordo raggiunto positivo poiché, oltre ad essere il primo sottoscritto nel settore, rappresenta l’approdo di un faticoso viaggio durato mesi durante il quale le Organizzazioni Sindacali hanno continuato a rappresentare all’Azienda la situazione di difficoltà che ha colpito tutte le lavoratrici ed i lavoratori causa l’aumento del costo della vita, progressivi rialzi dei tassi dei mutui e la tassazione dei fringe benefit.

Sicuramente con la sottoscrizione di questo accordo è stato fatto un passo importante e ci auguriamo che quanto concordato venga applicato il più velocemente possibile per dare ristoro alle persone coinvolte. Auspichiamo che questo Accordo, frutto di una buona e corretta interlocuzione con l’Azienda, rappresenti il punto di ripartenza per una rafforzata e reale consapevolezza che i lavoratori del Gruppo sono la vera ricchezza di questa azienda, persone che alle loro spalle e sulle loro spalle hanno famiglie e persone care.

COORDINAMENTI GRUPPO BANCO BPM
FABI – FIRST CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

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