Dopo una maratona lunga quasi dieci mesi, possiamo finalmente tirare un sospiro di sollievo e guardarci indietro con serenità. È il momento di dirvi che siete stati indispensabili: la bussola che ci ha guidato in una trattativa complessa e senza precedenti. Sono stati il vostro supporto, il dialogo con voi e la vostra fiducia a darci l’energia necessaria per “tenere botta” fino alla fine.
Cosa sarebbe successo se non lo avessimo fatto? Qual’è il valore aggiunto di non aver “mollato”, di non essersi mai lasciati andare alla stanchezza o allo sconforto? Se avessimo accettato quanto proposto fino a poche settimane fa, per far fronte alle 1600 uscite di personale ci sarebbero state solamente 800 assunzioni, e inoltre:
- Le assunzioni effettuate da marzo fino a fine anno (113 più quelle ancora da consuntivare, stimabili in 37 per un totale di 150), sarebbero state comprese in quelle 800, non sarebbero assunzioni ulteriori;
- Non potrebbero esserci le ulteriori 100 assunzioni a tempo determinato, con impegno alla stabilizzazione;
- Non potrebbero esserci le 200 riconversioni dalla sede verso la rete così come non ci sarebbe nessun confronto con il sindacato su quali siano le zone con più carenza di organici;
- Non ci sarebbe l’impegno aziendale a sostituire eventuali dimissionari entro 12 mesi dall’assunzione;
- Non sarebbero previsti confronti a tutela di eventuali modifiche legislative che andassero a creare svantaggi economici per chi starà percependo l’assegno del fondo di solidarietà.
E che dire del Premio Aziendale incrementato a 2.100 euro senza costo banca con la possibilità di poterlo riscuotere anche cash? O dei primi veri passi verso l’armonizzazione dei trattamenti welfare con l’aumento del versamento aziendale per ogni iscritto Caspop a 615 euro e l’aumento della contribuzione minima aziendale per gli iscritti al Fondo Pensione Bipiemme fino ad arrivare, attraverso vari step, al 3,25%? E della proroga degli accordi in scadenza non a soli 12 mesi ma a 24 mesi mettendo così in sicurezza il Contratto Integrativo Aziendale?
Questi risultati non sono il frutto del caso, ma di una trattativa serrata in cui l’azienda ha dovuto comprendere che la negoziazione è l’unica strada possibile! Immaginate ora un meccanismo in cui il sindacato rinunci al suo ruolo, limitandosi a firmare testi preconfezionati da una sola parte. Sarebbe un precedente pericoloso, un’abitudine che potrebbe ripresentarsi ogni volta. È questo, per noi che facciamo sindacato, il vero regalo da portare a Voi sotto l’albero di Natale: il nostro impegno, i nostri risultati.
Per noi, il vero regalo di Natale siete Voi, il vostro sostegno e il vostro consenso.
COORDINAMENTI GRUPPO BANCO BPM
FIRST CISL – FISAC CGIL – UILCA UIL