Nell’incontro di oggi l’Azienda ha fatto dapprima una breve comunicazione riguardante l’aggiornamento del piano strategico, oggetto di un comunicato stampa ricevuto in mattinata. Nessuna novità sui contenuti del piano, sostanzialmente si tratta di un aggiornamento degli obiettivi, poiché quelli del piano originale sono stati raggiunti nel giro di un solo anno.
Abbiamo richiesto un incontro in merito con l’A.D. La trattativa sullo smart working vede ancora posizioni distanti sulla possibilità di estensione alla rete in tempi brevi, peraltro annunciata proprio nel comunicato stampa del 12 dicembre 2023 da parte dell’azienda. Come confederali abbiamo richiesto la possibilità,
per chi non maneggia il contante, di fruirne per due giorni la settimana. Siamo quindi in
attesa della proposta aziendale perché è un tema a noi caro che abbiamo sempre portato
avanti con determinazione.
Per quanto riguarda banca del tempo e free time le relative comunicazioni dovrebbero essere pronte per marzo, quando è previsto anche l’incontro di verifica per il premio aziendale.
Fondo di solidarietà: non è stata ancora comunicata la data di maturazione del diritto alla pensione entro la quale si avrà certezza di accedere al Fondo di Solidarietà, ma sono stati forniti i dati relativi ai colleghi con diritto di priorità riguardante la legge 104: a gennaio sono stati 42 i colleghi usciti, a febbraio saranno 111 e complessivamente saranno 288 entro giugno. L’incontro di verifica sul piano di esodo volontario è fissato per il 7 marzo.
A fronte delle istruzioni comunicate alla rete riguardanti un massimale di 60 mila euro per il caricamento Bancomat stante il rischio di episodi criminosi, abbiamo richiesto la sterilizzazione del dato del trim-index, che potrebbe essere impattato dalla situazione, con riguardo al sistema di incentivazione nel caso i clienti avanzassero un reclamo all’azienda contro la filiale.
Abbiamo chiesto chiarimenti, che ci verranno date a seguito di approfondimento, riguardo a rimborsi per missioni relativi al 2024, non ancora pagati ma che non verrebbero comunque impattati dalle modifiche introdotte dalla legge di bilancio, che ha decorrenza 2025.
Per quello che invece riguarda i fringe benefits abbiamo reiterato la richiesta che in busta paga, nella voce “progressivo fringe” vengano compresi anche gli impatti derivanti da forme di finanziamento non rateale, in modo da limitare i rischi di sforamento del massimale da parte dei colleghi.
Abbiamo nuovamente chiesto che venga affrontato lo spinoso tema del CSD che necessita di revisione e di armonizzazione di trattamenti programmandolo per il mese di marzo.
COORDINAMENTI GRUPPO BANCO BPM
FIRST CISL – FISAC CGIL – UILCA UIL