“Da una sola parte, dalla parte dei lavoratori” – Giacomo Brodolini

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“Da una sola parte, dalla parte dei lavoratori” – Giacomo Brodolini

Gruppo Banco Bpm: interruzione trattative Fondo di Solidarietà

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Gruppo Banco Bpm: interruzione trattative Fondo di Solidarietà

L’interruzione delle trattative sul Fondo di Solidarietà è stata estremamente dolorosa, come ogni volta che si interrompe un dialogo che, se bilaterale, può portare benefici a tutte le parti coinvolte. È inevitabile però, quando dall’altra parte non si esprime nessuna proposta concreta, nessun numero, nessuna tutela che la partita si interrompa. Queste Organizzazioni Sindacali hanno provato a lavorare per tutti coloro che rappresentano:

PER CHI VUOLE TERMINARE L’ATTIVITÀ LAVORATIVA
Chi maturerà i requisiti per la pensione anticipata deve poter scegliere, in alternativa, di usufruire dei trattamenti del fondo di solidarietà (che comporta, grazie a maggiori contributi previdenziali, un importo di pensione più alto), e tutti quelli che cesseranno dal lavoro devono poter contare su clausole di salvaguardia che tutelino in caso di modifiche legislative che vadano ad impattare sulle finestre di uscita o sull’importo della pensione. Tutto questo non esiste in una trattativa “one to one” con l’azienda come quella apparsa oggi sul portale, che comporta la sola adesione da parte del dipendente a quanto stabilito dal datore di lavoro.

PER CHI RESTA AL LAVORO
Abbiamo dato all’azienda disponibilità al dialogo per addivenire ad un accordo ma per le colleghe ed i colleghi che resteranno al lavoro hanno il diritto di non veder peggiorare ulteriormente le condizioni di lavoro a causa della carenza di personale, e questa esigenza è ulteriormente rafforzata vista la decisione aziendale di chiudere molte meno filiali rispetto a quanto annunciato.

Le proposte avanzate da parte sindacale non erano certo quelle di avere 1630 assunzioni a fronte di 1630 uscite bensì cercare un equilibrio che possa consentire a chi resta di non lavorare fino allo sfinimento sotto pressioni commerciali sempre più intense cercando di sopperire al personale mancante, con rischi operativi che questa azienda non esita a scaricare sui colleghi pronta a fare contestazioni disciplinari anche su direttive che lei stessa ha dato per cercare di far vendere, vendere per aumentare sempre di più i commissionali.

Noi lavoriamo per tutti coloro che, orgogliosamente, rappresentiamo. Continueremo a lottare per ottenere le tutele che i singoli colleghi non possono avere, essendo sempre la parte debole in una trattativa già scritta dall’azienda a suo favore. Se questo ci ha costretto a interrompere le trattative sul fondo, va bene così, perché prima o poi l’azienda, se vuole rispettare quanto scritto nel piano industriale, dovrà trovare un punto di incontro con le Organizzazioni Sindacali.

Questo punto di incontro non potrà che essere quello delle maggiori tutele per tutti.

COORDINAMENTO UILCA GRUPPO BANCO BPM

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