“Da una sola parte, dalla parte dei lavoratori” – Giacomo Brodolini

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Gruppo Banco Bpm: se dobbiamo dare i numeri… almeno diamoli tutti!

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Tocca ripetersi ancora una volta. E tocca farlo per correre in aiuto del Banco BPM che continua a dare i numeri… e nel farlo commette imprecisioni e “curiose” dimenticanze.

  1. Per effetto dell’unilaterale piano di incentivazione al pensionamento, tra giugno 2024 e dicembre 2025, 500 (cinquecento… ripetete con noi… CINQUECENTO) colleghi lasceranno Banco BPM.
  2. Se sommiamo i 500 pensionandi ai 1100 lavoratori che potrebbero aderire al Fondo Esuberi in
    discussione, arriviamo alla fatidica cifra di 1600 lavoratori che in tre anni lascerebbero l’Istituto,
    quelli che, chi rimane, non vedrà più al proprio fianco a dare una mano.
  3. Tutti i Gruppi bancari italiani hanno trovato un accordo considerando la cifra complessiva di
    uscite che, ricordiamolo ancora, sarebbe di 1600 persone.
  4. Ed è su questa cifra che First Cisl, Fisac Cgil, e Uilca rivendicano da tempo di volersi confrontare.
    Non per un capriccio. Non per esercitarsi in uno sterile braccio di ferro. Ma solo perché è su
    questo ipotetico numero di uscite che si gioca la salute dei lavoratori del Gruppo già minata da
    anni ed anni di depauperamento della forza lavoro, da anni ed anni di pressioni commerciali e
    da anni ed anni di mancanza di personale.
  5. Nel corso del 2024 l’Azienda ci ha comunicato di avere assunto 113 nuovi colleghi. Ne siamo
    felici. Contestualizziamo l’informazione però: solo 27 destinate alla Rete commerciale.
  6. Nel comunicare puntualmente e con apparente slancio di vicinanza e di attenzione al personale,
    l’Azienda si dimentica poi di comunicare che nei suoi piani il Fondo prevederebbe un timing tra
    uscite (tutte il più velocemente possibile) ed entrate (con calma) ulteriormente penalizzante per
    i lavoratori del Gruppo. Soprattutto della Rete. Quanta commovente attenzione al personale.

Alla fine, la questione non è poi così complicata. I lavoratori di Banco BPM meritano il rispetto e l’attenzione che si sono guadagnati sul campo. Ma anche e soprattutto condizioni di lavoro degne di questo nome che passano da un VERO RICAMBIO GENERAZIONALE fondato su numeri reali e sul concetto che il bilancio del Gruppo non può essere fatto sulla pelle dei lavoratori. Noi lo pensiamo, lo scriviamo da sempre e ci battiamo per questo. E continueremo a farlo.

COORDINAMENTI GRUPPO BANCO BPM
FIRST CISL – FISAC/CGIL – UILCA UIL

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