“Da una sola parte, dalla parte dei lavoratori” – Giacomo Brodolini

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Gruppo Banco Bpm: tacciano le trombe e cominci il concerto

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“S’ode a destra uno squillo di tromba a sinistra risponde uno squillo d’ambo i lati calpesto rimbomba di cavalli e di fanti il terren”

Questi versi di manzoniana memoria ben rappresentano la situazione che stiamo vivendo. Tutti urlano le loro ragioni ma molti, strategicamente, tacciono i particolari scomodi. E nello scontro roboante delle parole sfuggono i concetti. Proviamo a fare il punto in maniera essenziale. Il Fondo Esuberi è uno strumento prezioso per i sindacati, caro ai lavoratori del settore e utile all’azienda.

  • Per i sindacati: In situazioni di esubero di personale, è uno strumento di tutela dei
    lavoratori che si avvicinano alla finestra pensionistica. In assenza di esuberi, rappresenta
    un’opportunità di ricambio generazionale e questo è il nostro caso infatti non è mai stata
    aperta una procedura di esubero
  • Per i lavoratori: Permette di uscire anticipatamente dal mondo del lavoro con tutele e
    garanzie molto forti.
  • Per l’azienda: Consente la riduzione del personale e un utile ricambio generazionale
    collegato ad un notevole risparmio economico

Tuttavia, il sindacato deve fare un passo in più e pensare a chi rimane e deve sopportare il peso dell’uscita di colleghi con un alto livello di professionalità ed esperienza. Nuove assunzioni in numero congruo sono indispensabili per garantire continuità e restituire vitalità alle strutture, condizioni essenziali per assicurare il benessere futuro della nostra azienda.

Ricordiamo a tutti che le Organizzazioni Sindacali, nel corso della trattativa sul Fondo Esuberi, avevano chiesto di mantenere un ricambio di 1 a 1 sul fondo esodo e, per quanto riguarda le uscite per pensione anticipata/vecchiaia, un ricambio di 1 a 1 sulla rete commerciale quindi escludendo il ricambio sulle sedi. Dalla fusione, infatti, gli organici sono calati di 5.000 risorse e i colleghi della rete sono quelli che ne hanno risentito maggiormente.

Come potrebbe il sindacato sottrarsi a questa responsabilità? Se qualche organizzazione lo fa, Noi no! Se l’Azienda lo fa, Noi no! Le posizioni contrapposte non sono mai state storicamente motivo di rottura; sono stimolo a trattare e a raggiungere punti di caduta soddisfacenti per le parti. La rottura è la soluzione pretestuosa di chi non vuole raggiungere un equilibrio. È più facile gridare “al lupo, al lupo” e creare scompiglio che manifestare posizioni inspiegabili, anche alla luce dell’ottimo stato di salute della nostra Banca.

Il sindacato non può accettare che i risultati di bilancio siano esclusivamente destinati a premi per gli azionisti e per la dirigenza, senza destinarne una parte a chi ha contribuito a quei risultati e alla nuova occupazione. Noi vogliamo trattare e restiamo al tavolo (al primo tavolo) in attesa che la controparte ritorni per un confronto vero, lasciando ad altri l’artificiosità e gli stratagemmi.

Tacciano le trombe e cominci il concerto!

COORDINAMENTI GRUPPO BANCO BPM
FIRST CISL – FISAC/CGIL – UILCA UIL

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