Questo è il titolo di una vecchissima canzone il cui testo racconta di un servitore che informa la nobildonna presso la quale presta servizio, di una serie di gravi disgrazie, cercando comunque di rassicurarla ripetendole continuamente questo ritornello.
Pare che questa azienda utilizzi la stessa strategia, continuando a ripetere ai colleghi che tutto va bene. Eppure, noi che siamo nei posti di lavoro sappiamo che non è esattamente questa la realtà. A partire dallo stato di “salute” degli immobili in cui i colleghi lavorano. Spesso le condizioni degli uffici e delle agenzie sono precarie, come puntualmente segnalato dai RLS attraverso i sopralluoghi e durante gli incontri periodici previsti.
Molte le lacune osservabili, iniziando dagli impianti UTA (Unità trattamento aria) che spesso sono vetusti e non riescono a sopportare le giornate di caldo intenso in estate (che ormai da anni sono la normalità) o al contrario non riescono neppure a reggere le temperature fredde invernali. A volte vengono forniti semplici ventilatori che risultano insufficienti per mitigare il gran caldo o in inverno delle stufette elettriche che sovente mandano in sovraccarico l’impianto elettrico.
Inoltre, quando questi vecchi impianti si rompono (numerose volte all’anno), nella gran parte dei casi vengono riparati alla bell’e meglio, ma quasi mai sostituiti con nuovi e più efficienti impianti. Non certo meritevole di minore attenzione è la scarsa manutenzione che viene fornita agli immobili, che li rende spesso d’aspetto fatiscente, e ancor più alla pessima qualità del servizio di pulizie che lascia pressoché sporchi uffici e agenzie.
Le richieste di ulteriori mobili o altro, ancorché necessari, vengono spesso respinte per mancanza di budget… Insomma, il fattore comune di queste problematiche risulta essere il risparmio, portato avanti quasi ossessivamente. Ed è forse per questo che quando viene affermato che va tutto bene, c’è da credere invece che si riferiscano agli utili prodotti e a quelli previsti in questo piano industriale, ben 6 miliardi!
Siamo certamente lieti che l’azienda produca questi sontuosi risultati, ma pensiamo che una parte di quegli utili li possa anche investire nel rendere i luoghi di lavoro meno vetusti, un po’ più confortevoli e più sicuri non solo per i dipendenti ma anche per i clienti.
COORDINAMENTI GRUPPO BANCO BPM
FIRST CISL – FISAC CGIL – UILCA