Abbiamo appreso che l’Azienda sta procedendo alla disattivazione della fornitura dell’acqua calda sanitaria nei locali del nostro Gruppo. Alla base di questa decisione starebbe l’opportunità di contenere i
consumi energetici.
Il tema, che è stato oggetto di una articolata lettera che i Rappresentati dei Lavoratori per la Sicurezza
del Gruppo hanno inviato oggi al Datore di lavoro e ai Responsabili Sicurezza sul Lavoro e Servizio
Prevenzione e Protezione, merita a nostro giudizio un ulteriore approfondimento e inquadramento
complessivo che condividiamo con te. La Uilca e la Uil da tempo hanno aderito convintamente alla lotta per la salvaguardia del Pianeta che passa anche attraverso le buone pratiche quotidiane che ciascuno di noi può mettere in atto. Alla base di ciò sta la consapevolezza, individuale e collettiva, di quanto un agire
comune possa portare beneficio e per avere tale consapevolezza è importante avere chiare informazioni
sugli impatti che le singole scelte possono avere. Motivo per cui dispiace che l’Azienda abbia perso
l’occasione di un coinvolgimento del Sindacato, degli RLS e del personale tutto rispetto alla
decisione di non erogare più acqua calda nei bagni dei luoghi di lavoro. La Uilca ritiene che il contenimento del consumo energetico, nella misura in cui genera minori costi debba essere il presupposto per investimento in quelle soluzioni che possono dare vantaggi diretti o indiretti sia in termini di impatto ambientale che di maggior benessere sui luoghi di lavoro. Pensiamo per esempio alla sostituzione di impianti vetusti energivori, maggiormente soggetti a guasti specialmente in occasione del cambio di stagione! Per la Uilca l’attenzione alla sostenibilità ambientale deve essere fatta di azioni mirate, lungimiranti, coinvolgenti e partecipative.
Sulla base di questi presupposti anche in occasione del periodico workshop di analisi della relazione
consolidata non finanziaria del Gruppo (puoi leggerla QUI), cui partecipano le Organizzazioni Sindacali in
qualità di stake holders del Gruppo, la Uilca aveva evidenziato l’importanza di declinare la sostenibilità
nel Gruppo Intesa Sanpaolo come contributo fattivo alla costruzione di una economia che favorisca la
riduzione delle disuguaglianze, che determini una maggiore inclusione e mobilità tra le diverse generazioni rispetto alla scala sociale, un’economia che passi dalla massimizzazione del profitto alla massimizzazione dei benefici per la persona e il pianeta. Da qui l’importanza del sostegno ad attività e imprese rispettose di criteri di rilevanza ambientale, sociale e di governance, la commercializzazione di prodotti finanziari e assicurativi sostenibili, ma anche il concreto impegno nel contenimento delle emissioni di CO2 nei luoghi di lavoro – con opportune soluzioni tecnologiche e architettoniche – e negli spostamenti degli stake holders del Gruppo nell’ambiente esterno – con attenzione ai processi di mobilità. Auspichiamo quindi che la ri-scoperta dell’acqua calda diventi domani un momento di confronto serio e approfondito su temi per i quali il tempo è scaduto, come ci stanno ancora una volta dimostrando i fenomeni climatici estremi che imperversano anche sulla nostra Penisola.
La Segreteria Uilca Gruppo Intesa Sanpaolo