Abbiamo rappresentato ieri all’azienda i risultati della tornata assembleare che si è svolta di recente nel Gruppo Intesa Sanpaolo. La grande partecipazione dei lavoratori ha evidenziato l’ampiezza delle problematiche in essere, a partire dalla carenza di organico, il clima aziendale, le pressioni commerciali, gli incrementi economici contrattabili in azienda, la mobilità, la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, i percorsi professionali, i ritmi e i carichi di lavoro, gli inquadramenti del personale ed il tema complessivo dell’organizzazione del lavoro. Su tutti questi ambiti e su quanto emerso dalle assemblee abbiamo già iniziato a confrontarci con l’azienda. Continueremo tale confronto con l’obiettivo di perseguire risultati significativi per le lavoratrici ed i lavoratori.
Nelle scorse settimane abbiamo già sottoscritto gli accordi in tema di formazione, con l’incremento ad otto giornate dello smart learning, ed in tema di percorsi professionali per la filiale digitale con i relativi miglioramenti. Abbiamo colto l’occasione anche per entrare nel merito del disallineamento tra la trasformazione verso il digitale, la chiusura delle filiali, le assunzioni previste in relazione agli accordi sottoscritti, nonché le esigenze occupazionali che registriamo nei territori particolarmente disagiati.
L’azienda continua a non voler riconoscere l’esistenza di un problema di organici in generale, considerati solo come disallineamenti temporali tra uscite, assunzioni e chiusure di filiali. E’ previsto, nel corso del prossimo mese di maggio, un incontro di verifica della situazione delle uscite e delle assunzioni relative all’accordo del 29 settembre 2020. Sarà questa l’occasione per verificare quante sono le assunzioni non ancora effettuate, richiedere un maggiore raccordo tra uscite e assunzioni ed ancora una volta evidenziare la necessità di dare risposte concrete alle difficoltà che registriamo in tutti i territori del paese.
La nuova e buona occupazione per quanto ci riguarda resta un punto di rivendicazione importante su cui confrontarci. La chiusura delle filiali da un lato e le digitalizzazione dall’altro costituiscono per noi l’occasione per ribadire che le questioni degli organici non si risolvono sfoltendo le strutture e chiudendo le filiali ma operando adeguati investimenti sulle persone e sui territori. Ribadiamo la necessità che l’azienda effettui assunzioni anche legate alle nuove lavorazioni distribuendole su tutto il territorio a partire dai luoghi più disagiati e da quelli con maggiore carenza di organico.
Delegazioni Trattanti Gruppo Intesa Sanpaolo
FABI – FIRST/CISL-FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN