“Da una sola parte, dalla parte dei lavoratori” – Giacomo Brodolini

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“Da una sola parte, dalla parte dei lavoratori” – Giacomo Brodolini

Gruppo Mcc: il gioco del silenzio

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Gruppo Mcc: il gioco del silenzio

La seconda settimana di incontri con l’Azienda non ha portato a significativi passi in avanti nell’illustrazione dell’ambizioso Piano Industriale 2024-2027 del Gruppo MCC, annunciato dall’Amministratore Delegato Dott. Francesco Minotti esattamente un mese fa.

Si è tornati a commentare il disegno di accentramento 2.0 e la revisione del modello commerciale di BdM e di CRO, illustrati con modalità e terminologie spesso distanti dalle problematiche di chi vive ogni giorno sulla propria pelle le inefficienze di una macchina organizzativa sterile ed indifferente rispetto alle reali esigenze delle Lavoratrici e dei Lavoratori del Gruppo, in primis con riferimento ai carichi e ritmi di lavoro e il sottodimensionamento delle strutture centrali e di rete.

Tante le domande dei Rappresentanti Sindacali che sono rimaste a tutt’oggi senza risposta. Nessuna novità per quanto riguarda i dati, chiesti a più riprese, necessari all’individuazione delle ricadute sui Lavoratori interessati al regime dalle modifiche sia in ambito di accentramento delle strutture centrali che di revisione del nuovo modello organizzativo di rete. Le modalità di presentazione dei dettagli del piano, che vengono scoperti e centellinati incontro per incontro, creano una forte asimmetria informativa. Le scriventi Organizzazioni Sindacali pretendono la condivisione integrale e preventiva dei dettagli del piano per consentire una discussione concreta, e non sbilanciata.

Relativamente ai 100 Colleghi che dovranno essere trasferiti dagli Uffici Centrali alla Rete commerciale, l’Azienda si è limitata a riferire che potranno essere interessati in arco piano tutti i lavoratori del Gruppo MCC. La totale mancanza di attenzione verso le persone negli spostamenti di ruolo improvvisi, senza condivisione preventiva, né rispetto per le professionalità acquisite e dei percorsi di carriera, è un film già sperimentato, che può tanto più causare ulteriore stress lavoro-correlato nei casi di spostamento da direzione a rete, con conseguente fallimento della concreta messa a terra di questo piano e delle sue buone intenzioni.

Le Organizzazioni Sindacali hanno registrato il solito atteggiamento di chiusura da parte aziendale rispetto alle problematiche e obiezioni sollevate sul dimensionamento delle strutture aziendali, sui criteri di segmentazione e portafogliazione della clientela, sulla nuova strutturazione degli accentramenti a livello di Direzione Centrale, dei Centri Corporate, sull’Istruttoria assorbita dai Centri Mutui, sul ridimensionamento del Private con potenziali ripercussioni in tema di perdita di portafogli, sull’impoverimento numerico e professionale dei colleghi che restano stabili nelle filiali, sull’ aumento delle responsabilità di alcuni figure di consulenti che andrebbero a gestire masse molto più voluminose, sulla creazione di figure di sviluppo che, spinte dai risultati da raggiungere, potrebbero attirare clientela critica; per non parlare poi del sottodimensionamento dei coordinamenti di area e della regionalizzazione delle aree territoriali che a seconda delle convenienze aziendali, in alcuni casi, rispetta pedissequamente criteri meramente geografici, e in altri casi non li rispetta.

Tutto questo a discapito naturalmente di decine di lavoratori che ogni giorno dovrebbero affrontare mobilità territoriale. Crediamo infine sia giusta un’ultima riflessione. L’azienda da mesi reitera questo slogan, a dimostrazione della propria efficienza: “Dietro ogni impresa di successo c’è qualcuno che ha preso una decisione coraggiosa”, clonata dall’economista Peter Drucker. Lato Sindacale invece, crediamo sia doveroso evidenziare come dietro ad ogni decisione/piano industriale individuati dalla parte datoriale, a volte anche con marcate rivisitazioni rispetto ai precedenti, figlie non di rado dei ripetuti cambiamenti di Vertice succedutisi, siano stati sempre e soprattutto i Lavoratori a rendere possibile la realizzazione e l’ottenimento di risultati positivi ed a generare utili e dividendi.

I Dipendenti del Gruppo Mcc, infatti, sono stati capaci ed in grado, comunque, di assecondare i cambiamenti richiesti in situazioni spesso difficili ed impegnative, con la professionalità e l’abnegazione necessarie, fornendo il massimo livello di servizio alla clientela finale, consentendo nel contempo all’Azienda di migliorare i bilanci annuali.

Proprio per queste motivazioni, è necessario pertanto individuare rapidamente, all’interno di questa ennesima ma, siamo certi, non ultima manovra di accentramento e rivoluzione, percorsi di lavoro che consentano di migliorare e facilitare le mansioni di ciascuno, con particolare riferimento:
1) alle Filiali ed ai difficoltosi spostamenti fra le stesse con anche conseguente rivisitazione dell’accordo sui criteri di mobilità territoriale;
2) introdurre lo Smart Working in tutte le banche del gruppo, e potenziarlo, corredato dalla giusta erogazione del buono pasto, come avviene fra i principali competitors;
3) definire i criteri per giungere ad una rapida tornata di adeguamenti inquadramentali ed economici, fermi da troppi anni, che riteniamo rappresentino non solo il giusto riconoscimento a quanto finora realizzato, in questi ultimi anni in condizioni spesso difficili, dai Lavoratori del Gruppo, ma anche il corretto allineamento con le responsabilità maggiori che questo modello chiede ai lavoratori
4) una crescente fruizione dello Smart Learning in cui venga potenziata e favorita una reale Formazione determinante per approfondire le conoscenze necessarie a raggiungere gli obiettivi assegnati, soprattutto nei casi di riconversione professionale.
Le Organizzazioni Sindacali hanno poi colto l’occasione di questi incontri per chiedere dei chiarimenti sulle schede di valutazione dei Colleghi, che, per il mancato raggiungimento degli obiettivi da parte della propria struttura (obiettivi assegnati a metà dicembre 2023, senza nessuna leva per il loro raggiungimento), si sono ritrovati con giudizi complessivamente inferiori rispetto a quelli espressi dai rispettivi Responsabili, in violazione alle previsioni ex art. 80 del Ccnl.

I prossimi incontri si terranno il 22 e 23 maggio a Roma, vi terremo come di consueto informati.

Delegazioni Trattanti
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN
GRUPPO MCC

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