Oggi sui giornali finanziari si ripete il concetto dell’ineludibilità della riduzione pesante degli organici nelle banche, così come gli annunci sulla crisi di governo.
Tocca al bocconiano Professor Ruozi impartirci lezioni e consigli, come a voler dire di lasciar perdere tanto la situazione è la medesima in tutta Europa ed è necessario adattarsi alla costante e forte riduzione degli organici nelle banche. A sostegno della sua tesi porta solo la riduzione dei costi.
Non una parola sull’aumento dei ricavi, sulla razionalizzazione dei costi, nessun cenno alla qualità del servizio offerto alla clientela.
Come Uilca siamo consci che occorrerà intervenire su questo versante. Da anni lo stiamo facendo, esimio prof Ruozi, siamo scesi da 330.O00 dipendenti a 280.000 senza costi eccessivi sulla collettività ma ci siamo impegnati nel contempo a fare oltre 13000 assunzioni di giovani grazie al nostro Fondo per l’occupazione.
Sfido il Prof Ruozi a visitare assieme le filiali delle banche in questo periodo per rendersi conto che è un conto studiare sui libri e fare ricerche piuttosto che vivere sul campo. Sono disponibile ad accompagnarlo personalmente in un road fra filiali e agenzie.
Il Professor Ruozi si renderebbe conto che nelle filiali il Cliente viene servito male perché mancano gli organici, le filiali aprono gli sportelli a ore, se è assente il cassiere non si fanno operazioni, manca spesso da parte delle aziende la cosiddetta cultura del “tenersi il cliente”. Cultura che è rimasta soltanto alle Lavoratrici e ai Lavoratori delle banche che stanno lavorando, spesso in condizioni difficili.
Per quanto riguarda UniCredit ricordo al Prof Ruozi che nel passato, anche recente, appena una banca citava esodi biblici il titolo in borsa saliva vertiginosamente. Oggi non è più così è basta vedere cosa è successo a Unicredit in questi giorni!
Forse il mercato, la clientela comincia a guardare con occhi diversi le banche e premia quelle più virtuose e propense al dialogo.
Massimo Masi
Segretario Generale Uilca