“Da una sola parte, dalla parte dei lavoratori” – Giacomo Brodolini

Area Riservata

“Da una sola parte, dalla parte dei lavoratori” – Giacomo Brodolini

Cerca
Close this search box.

Internazionale: Uilca news n.21 – luglio 2024

Condividi su

UNI EUROPA Workshops, Bruxelles 13-14 febbraio 2024, 26 giugno 2024

A cura del Dipartimento Internazionale Uilca

Presso la sede della Confederazione Europea dei Sindacati (E.T.U.C.) di Bruxelles, il 13/14 febbraio scorso e presso la sede di UNI Europa il successivo 26 giugno si sono tenuti due incontri, sotto forma di workshop, sul tema della “Contrattazione Collettiva e sulle possibili azioni/strategie da realizzare nei vari Paesi dell’Unione per raggiungere l’obiettivo dell’ulteriore rafforzamento di tale modalità di confronto negoziale per effetto della recente “Direttiva Europea sul salario minimo”.

Tale Direttiva assume in prospettiva un’importanza fondamentale in quei Paesi in cui la copertura della contrattazione collettiva medesima impatta su una percentuale di lavoratori ancora inferiore all’80%. La Uilca ha portato il suo contributo ai lavori attraverso la presenza attiva di due componenti del suo Dipartimento Internazionale, Cesare Francini e Paolo Sonni.

Sebbene l’Italia non sia “nel concreto” coinvolta da tali importanti novità introdotte in sede comunitaria, in considerazione del già rilevante ricorso alla contrattazione collettiva per il rinnovo dei molteplici Ccnl vigenti, l’interazione e confronto tra i partecipanti provenienti da tutta Europa ha comunque prodotto spunti di riflessione di grande interesse, soprattutto per una confederazione come la Uil, che ha, anche recentemente, rinnovato il suo impegno per una vera estensione dei contratti collettivi settoriali a favore dei Lavoratori a oggi esclusi da tale fondamentale ambito di garanzia.

La Uilca ha quindi ribadito come queste tematiche, affrontate insieme a Uni Europa, siano una priorità del sindacato italiano, in totale solidarietà con il Movimento transnazionale. “L’obiettivo di Uni Europa è quindi rafforzare la contrattazione collettiva in tutta Europa. La Direttiva europea sul salario minimo invita gli stati membri a promuovere la contrattazione collettiva attraverso piani d’azione nazionali. Ora è il momento per gli stati membri di agire”.

Con queste parole, il segretario regionale di Uni Europa, Oliver Roethig, ha aperto il panel pomeridiano del 26 giugno 2024, alla presenza della Commissione Europea, rappresentata dalla funzionaria Maria Luisa Cabral e dell’europarlamentare olandese Agnes Jongerius.

Il dibattito, moderato dalla segretaria generale della Confederazione europea dei Sindacati (Etuc) Esther Lynch, è stato un importante momento di confronto, arricchito dai contributi dei tanti delegati sindacali presenti.

Nella sua presentazione introduttiva, Stan De Spiegelaere, direttore delle Politiche e della Ricerca di Uni Europa, aveva inoltre sottolineato come “fra le best practices per aumentare la copertura della contrattazione collettiva vi siano i sistemi di contrattazione multisettoriale, poiché in tal modo le aziende sono obbligate a competere sulla qualità, non abbassando i salari, prevenendo così una corsa al ribasso”.

Questo è un aspetto cruciale della Direttiva sul salario minimo, poiché i livelli di sindacalizzazione in molti paesi europei sono ancora bassi.

Oltre alla contrattazione multisettoriale, anche gli appalti pubblici possono aiutare ad aumentare la copertura della contrattazione collettiva. Come noto, sempre più gare pubbliche si basano infatti sul “criterio del minor costo” e l’avere un accordo di contrattazione collettiva vigente garantirebbe anche gare di appalto più trasparenti dal momento che se ne determinerebbe in maniera inequivocabile la componente “costo del lavoro”.

Emerge quindi chiaramente la necessità di dare prioritariamente seguito a tale Direttiva di recente promulgazione, aggiornando gli ordinamenti giuridici di quei Paesi europei, come l’Italia, dove la copertura della contrattazione collettiva sia già superiore al limite stabilito dell’80% della platea delle lavoratrici e dei lavoratori.

La fondamentale collaborazione transnazionale fra Organizzazioni Sindacali, anche in occasione di queste giornate di workshop, testimonia ancora una volta l’opportunità ed efficacia di condividere sfide comuni e quanto tale “cooperazione senza frontiere” sia essenziale per promuovere il benessere e i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori a livello comunitario e non solo.

Condividi