“Da una sola parte, dalla parte dei lavoratori” – Giacomo Brodolini

Area Riservata

“Da una sola parte, dalla parte dei lavoratori” – Giacomo Brodolini

Cerca
Close this search box.

Internazionale: Uilca news n.23 – ottobre 2024

Condividi su

Bruxelles, 10 ottobre 2024, report su incontro di Dialogo Sociale Banche, “Sectorial Social Dialogue Committee for Banking, Plenary Meeting”

La “nuova” Commissione Europea, che, come noto, entrerà in carica a seguito delle consultazioni del nuovo Parlamento Europeo, previste nel mese di novembre e delle successive votazioni fissate per dicembre 2024, si trova di fronte a un periodo cruciale per definire strategie chiave che possano rafforzare il ruolo dell’Unione Europea, sia in termini di competitività economica a livello globale, sia di giustizia sociale.

Due figure centrali della nuova Commissione sembrano essere Roxana Minzatu, designata come vicepresidente esecutivo e responsabile di “Evp for People” (Organismo Europeo di Gestione del Personale, volto a definire il valore che un’azienda attribuisce/offre ai propri dipendenti), Skills (competenze) e Preparedness (preparazione), e Maria Luís Albuquerque, commissaria per i Servizi Finanziari, dei Risparmi e Investimenti dell’Unione.

Programma della Commissione e ruolo del settore bancario

Uno dei temi centrali discussi durante la riunione tra le Parti Sociali Europee, Uni Europa Finanza (Federazione Europea delle Organizzazioni Sindacali rappresentative dei lavoratori del settore bancario) e Eacb, Ebf ed Esbg (le tre Federazioni Europee rappresentative delle banche europee), insieme ovviamente alla Commissione Europea, ha riguardato il ruolo strategico del settore bancario, considerato essenziale per stimolare gli investimenti e favorire una transizione economica sostenibile.

Le banche europee, tramite i propri rappresentanti, propongono una serie di misure che puntano sulla semplificazione normativa, lo sviluppo del mercato dei capitali e una finanza sempre più integrata a livello comunitario, in un contesto in cui, dopo le crisi causate dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina, hanno perso competitività ed è necessario un intervento politico mirato a ridurre la frammentazione del mercato dei capitali e migliorare la capacità di risposta agli shock esterni.

Investimenti e transizione digitale e verde

Le nuove politiche, in parte ispirate dall’Agenda Draghi e supportate dalla nuova Commissione, evidenziano l’importanza di investimenti significativi nei settori del digitale, della sicurezza e della transizione ecologica, che sono chiave per la crescita futura. In un contesto di alto indebitamento pubblico, il settore privato, soprattutto quello bancario, deve essere messo nelle migliori condizioni per svolgere un ruolo complementare nella ripresa economica. Inoltre, è necessario migliorare l’affidabilità e la fiducia nel sistema del credito, che varia significativamente da Paese a Paese, come evidenziato dall’agenda di Draghi.

Obiettivi della nuova Commissione

La nuova commissaria designata, Roxana Minzatu, si concentrerà sull’implementazione del Piano d’Azione del Pilastro Europeo dei Diritti Sociali, con l’obiettivo di creare una transizione equa verso un mercato del lavoro più giusto. Tra le proposte già in discussione ci sono il miglioramento delle condizioni lavorative, la promozione di salari equi e la garanzia di elevati standard di salute e sicurezza. Questo include anche il rafforzamento del dialogo sociale, con un nuovo Patto per il Dialogo Sociale Europeo, volto a incentivare la contrattazione collettiva e garantire una transizione giusta per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori, dipendenti e autonomi.

Parallelamente, la commissaria designata Maria Luís Albuquerque guiderà lo sviluppo dell’Unione Bancaria, promuovendo progetti come l’implementazione dell’Edis (Sistema Europeo di Assicurazione dei Depositi) e l’adozione di misure per rendere il mercato dei capitali più fluido e meno frammentato. Le sue priorità includono la protezione dei consumatori, il miglioramento della digitalizzazione della finanza e l’adozione di sistemi finanziari resilienti, anche attraverso l’integrazione dell’intelligenza artificiale.

Sfide e prospettive future

Le prospettive politiche mettono in luce rischi legati a un possibile aumento dell’indebitamento e alla complessità derivante dalla frammentazione del mercato europeo. Tuttavia, ci sono segnali positivi nella volontà di ridurre tali barriere, come proposto nel programma di Draghi, che invita a creare le condizioni per trasformare i risparmi dei cittadini europei in investimenti produttivi, attraverso una consulenza finanziaria di qualità superiore. Anche la nuova commissaria Minzatu intende rafforzare il Dialogo Sociale Europeo e promuovere una transizione equa attraverso il miglioramento delle competenze professionali.

Dal lato sindacale, il presidente di Uni Europa Finanza, Michael Budolfsen, ha sottolineato “l’assenza, al momento, di un riferimento preciso al Dialogo Sociale Settoriale, elemento decisivo e strategico per raggiungere concretamente gli obiettivi ipotizzati nel programma della legislatura 2025-2029, che è in fase di definizione da parte della Commissione e sarà successivamente sottoposto alla valutazione e votazione del Parlamento Europeo”.

Da parte nostra (Uni), “abbiamo inoltre espresso a più voci preoccupazione per il ricorrente richiamo, da parte della Commissione e dei rappresentanti del mondo bancario datoriale, alla necessità di un mercato del lavoro sempre più flessibile, con il rischio che tale condizioni non si limiti solo agli orari di lavoro”.

I rappresentanti delle banche europee hanno inoltre introdotto in discussione i seguenti temi, sintetizzati di seguito:

FOCUS

  • Competitività
  • Banche come settore strategico (cosa possono fare le banche per l’Europa).
  • Banche come principali finanziatori e attori di molteplici ruoli sociali.

COSA SERVE

  • Efficienza normativa e di supervisione.
  • Unione dei risparmi e degli investimenti (Cmu).
  • Facilitazione del sistema finanziario per una transizione sostenibile.
  • Banche innovative, competitive e resilienti dal punto di vista cibernetico.
  • Responsabilità sociale (antiriciclaggio, sanzioni, accessibilità, educazione finanziaria).
  • Accrescimento delle competenze delle lavoratrici e dei lavoratori per favorire la transizione dei depositi/risparmio in investimento/risparmio, a sostegno della crescita delle aziende europee.

COME

  • Campagne di sensibilizzazione
  • Iniziative congiunte in partenariato fra i vari stakeholder.

In estrema sintesi, “la nuova Commissione Europea si trova a un bivio strategico, con il settore bancario chiamato a svolgere un ruolo centrale nella ripresa economica europea e nella transizione digitale e verde. Le priorità politiche si concentrano sulla competitività, sull’integrazione dei mercati e su un rinnovato impegno verso il Dialogo Sociale, che permetta un contributo effettivo in termini democratici da parte di tutti i portatori di interesse europei”.

Filippo Arena
segretario nazionale Uilca
Componente Steering Committee Uni Europa Finanza

Condividi