“Da una sola parte, dalla parte dei lavoratori” – Giacomo Brodolini

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Monte dei Paschi di Siena: inizio revisione modello organizzativo

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Oggi ha inizio, dopo la falsa partenza annunciata per lo scorso 7 novembre e rinviata all’ultimo momento, la prevista revisione del modello organizzativo di Banca MPS. Nelle passate settimane la Banca ha attivato colloqui, trasferimenti e riqualificazioni per il personale interessato. Nonostante ciò la manovra ha evidenziato l’assenza di una programmazione formativa esigibile (cui hanno diritto coloro che accedono ai nuovi ruoli), una conduzione non ottimale dei colloqui gestionali, ed una limitata capacità di ascolto e di comprensione delle esigenze dei colleghi. In una fase così delicata per la Banca, che dal 1° dicembre dovrà assorbire l’urto delle 4.125 uscite simultanee di personale, pur nella mancata condivisione del riassetto – per il quale non è stato possibile trovare un punto di sintesi con l’Azienda- le Organizzazioni Sindacali ritengono opportuno ricercare delle fasi di dialogo a livello centrale e periferico, per gestire al meglio le ricadute sui dipendenti riguardo ai nuovi carichi di lavoro, alla nuova organizzazione, alla formazione e alla gestione dei rischi operativi.
Le Organizzazioni Sindacali ritengono necessario guardare alle imminenti scadenze e chiedono di ripristinare le condizioni per lo svolgimento di incontri urgenti in tutte le Direzioni Territoriali e nelle strutture centrali, che evidenzino in modo trasparente gli impatti dell’esodo e del riassetto organizzativo e le conseguenti criticità, al fine di ricercare le migliori soluzioni percorribili, tenuto conto dei bisogni e delle
condizioni dei colleghi e non solo delle esigenze della Banca. Urge altresì uniformare e monitorare la formazione effettivamente erogata o da erogare per tutti i cambi di ruolo, in modo da definire gli eventuali correttivi. In questo momento, dopo aver superato passaggi difficili per la gestione degli esuberi e per l’aumento di capitale, la nostra attenzione è rivolta alle Lavoratrici e ai Lavoratori che restano nella Banca, che meritano una migliore e più sensibile considerazione da parte dei vertici aziendali; gli intendimenti enunciati dal management all’atto della presentazione del Piano Industriale in materia di valorizzazione delle risorse umane dovranno trovare un’adeguata concretizzazione anche e soprattutto in termini di normative contrattuali.

Le Segreterie di Coordinamento

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