In data 9 maggio, il Consiglio di Amministrazione di Banca MPS ha approvato i risultati della prima trimestrale relativa all’anno 2023. Come si evince dalla lettura dei dati, i target economici e reddituali superano di gran lunga le previsioni degli analisti e le attese della comunità finanziaria. Ciò sembrerebbe deporre a favore delle scelte effettuate sino ad oggi dal management – in collaborazione con le Lavoratrici ed i Lavoratori della Banca e del Gruppo – sul Piano di Ristrutturazione 2022-2026, i cui effetti possono quindi già essere apprezzati sotto il profilo economico mentre, allo stato attuale, ancora devono essere perfezionati sotto il profilo organizzativo, commerciale e strategico.
Anche il rinnovo della governance, recentemente ratificato dagli Azionisti durante l’ultima Assemblea della Banca – che ha visto la conferma del precedente Amministratore Delegato, e la nomina di un nuovo Presidente – potrebbe contribuire ad implementare la celerità delle scelte promananti dai progetti industriali, in virtù di una visione della vocazione territoriale e della natura commerciale del Monte dei Paschi maggiormente condivisa; elementi che, tuttavia, andranno verificati in sede applicativa, fermi restando gli impegni assunti dalla Direzione nei confronti delle Organizzazioni Sindacali con attinenza alla contrattazione e alle prospettive strategiche. Prospettive che, lo ricordiamo, dal punto di vista della Uilca dovranno salvaguardare l’integrità del Gruppo e delle sue attività, valorizzare il marchio e l’attuale insediamento geografico della Banca, e prevedere un ruolo di primo piano per il Monte in ottica di consolidamento e di sviluppo.
A tal fine, come abbiamo avuto modo di affermare in altre occasioni, risultano al momento ridondanti le dichiarazioni di taluni banchieri – in primis, l’immancabile Carlo Messina, AD di Intesa, che non perde occasione di sottolineare l’impossibilità per il suo Gruppo di poter acquisire MPS, date le dimensioni dallo stesso possedute – e le illazioni riguardanti una ipotetica dismissione della partecipazione dello Stato, ad oggi non suffragata da alcun elemento di concretezza, se non il solito indirizzo generale dell’Esecutivo sulla necessità di costituire e rafforzare una pluralità di poli bancari in ambito creditizio domestico.
Necessitano quindi programmi chiari e progettualità concrete da parte del MEF e degli Azionisti, e su queste basi il Sindacato avrà successivamente la possibilità di confrontarsi, per gestire le proprie posizioni.
Nel frattempo, le parti sociali aziendali, stanno portando avanti un percorso di negoziazione legato al recupero della contrattazione di secondo livello – in ottica di acquisizioni normative e salariali – che è soltanto all’inizio, e che in base alle impostazioni del tavolo sindacale dovrà comunque pervenire al raggiungimento di obiettivi concreti per i Dipendenti, soprattutto in considerazione dei sacrifici dagli stessi affrontati nel corso degli ultimi 10 anni e, ancora di più, in considerazione dei risultati evidenziati dalla trimestrale, in ordine ai quali anche il capitolo del ripristino del sistema premiante ed incentivante dovrà individuare contenuti adeguati e soddisfacenti per i Dipendenti medesimi.
Per tutti i motivi sopra esposti, le Organizzazioni Sindacali ritenendo al momento non soddisfacenti le ipotesi quantitative presentate dalla delegazione datoriale nell’ambito della trattativa sul premio aziendale – reintrodotto dall’Assemblea degli Azionisti del 20 aprile scorso, e sviluppato sulla base delle linee guida del Protocollo sulle relazioni industriali del 23 dicembre 2022 – hanno richiesto un incontro all’Amministratore Delegato, per chiarire definitivamente quali siano i mandati conferiti agli interlocutori del Sindacato, e in quale modo le garanzie normative ed economiche più volte richiamate dallo stesso AD all’atto della presentazione del Piano Industriale, e nei momenti topici delle diverse fasi negoziali e delle vicissitudini della Banca (non ultima, la recentissima call che il Dottor Lovaglio ha effettuato con i Dipendenti proprio in occasione della presentazione dei dati trimestrali), potranno trovare accoglimento all’interno delle trattative in corso.
Serve un cambio di passo, una diversa prospettiva, un nuovo modo di vedere le cose. Le Lavoratrici ed i Lavoratori sono pronti, ancora una volta, a svolgere il proprio ruolo, ma hanno bisogno di risposte concrete e di indirizzi certi da parte del management.
Il segretario responsabile Uilca Gruppo Monte dei Paschi di Siena, Carlo Magni