Abbiamo appreso con profonda tristezza e commozione la notizia della scomparsa di Fabrizio Saccomanni.
Una persona che ha sempre dimostrato acume e professionalità nei tanti ruoli di prestigio ricoperti nel tempo.
Più volte abbiamo avuto modo di incontrare e confrontarci con Saccomanni quando era direttore generale della Banca d’Italia e poi ministro dell’Economia e delle Finanze.
Sempre abbiamo apprezzato nel suo operato il rigore e il senso di responsabilità di un uomo al servizio del Paese, pur in situazioni di grande difficoltà, che potevano vederci come Sindacato in posizioni diverse e quale controparte.
Mai in tali occasioni è mancato il riconoscimento dei reciproci ruoli, in nome di un più alto e condiviso rispetto del dialogo sociale, quale fattore determinante per mantenere e sviluppare un consesso civile e democratico.
Siamo certi che tali caratteristiche sarebbero state fondamentali per affrontare anche i prossimi scenari difficili che si delineano nel Gruppo UniCredit, nella consapevolezza che avere Saccomanni come presidente era garanzia di poter trovare in lui interlocutore attento e disponibile, per risolvere in modo socialmente sostenibile scenari di possibili forti tensioni occupazionali.
La sua perdita toglie quindi al settore del credito e al sistema paese una figura di riferimento ed equilibrio, che tanto è necessaria in questo periodo di pericolose lacerazioni sociali e istituzionali.
Nell’esprimere partecipazione per la scomparsa di Saccomanni al Gruppo UniCredit auspichiamo che il suo insegnamento trovi conferma nelle prossime scelte aziendali.
Tutta la Uilca, io in particolare, manda un pensiero di sentita vicinanza alla famiglia e al Presidente dell’Abi Antonio Patuelli in questo momento di grande dolore.
Massimo Masi
Segretario Generale Uilca
