Nel 2020 non si registrano grandi novità in materia previdenziale e rimangono valide molte delle misure già in vigore negli scorsi anni.
In particolare:
- l’età per la pensione di vecchia non cambia, ma rimane ferma a 67 anni
- viene confermata la pensione di cittadinanza, rivolta ai soggetti di 67 anni o più, in possesso dei requisiti necessari per richiedere il Reddito di cittadinanza
- fino a dicembre 2021 rimane in vigore la pensione con quota 100, la misura sperimentale che permette ai lavoratori con almeno 62 anni di età e 38 di contributi di andare in pensione in anticipo
- viene confermata l’APE sociale, la misura di natura assistenziale rivolta a chi si trova in una situazione di bisogno economico con un’età pari ad almeno 63 anni e 5 mesi
- rimane in vigore la cosiddetta Opzione donna, che consente alle lavoratrici con 58 anni di età, se dipendenti, con 59 anni se autonome, e con 35 anni di contributi di anticipare il pensionamento. L’assegno pensionistico in questo caso viene ricalcolato interamente in base al metodo contributivo.
Nel 2020 sono giunte a scadenza e non sono state rinnovate due misure sperimentali di anticipo pensionistico.
La prima è l’Ape aziendale, che consentiva, in base ad un accordo con il proprio datore di lavoro, di andare in pensione prima di raggiungere i requisiti per la pensione di vecchiaia. L’altra misura è l’Ape volontaria, un vero e proprio prestito (da restituire una volta raggiunta l’età valida per la pensione) che permetteva a chi aveva almeno 63 anni e 20 anni di contributi di anticipare il pensionamento.
In sintesi:
Misure | Requisiti | Decorrenza (dal raggiungimento dei requisiti) |
Pensione vecchiaia | 67 anni e 20 di contributi | il 1° mese successivo |
Quota 100 (2019-2021) | 62 anni e 38 di contributi | 3 mesi – settore privato 6 mesi – settore pubblico dal nuovo anno scolastico – insegnanti |
Ape sociale | 63 anni e 5 mesi e 30 anni di contributi per i lavoratori in stato di bisogno oppure 36 anni di contributi per chi svolge lavori usuranti | da subito |
Opzione donna | 58 anni se lavoratrici dipendenti e 59 se autonome con 35 anni di contributi | 12 mesi – dipendenti 18 mesi – autonome |