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Uilca: a Trieste termina la nona tappa di Chiusura filiali? No, grazie.

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Furlan: problema sociale necessario dibattito condiviso
Fedriga: invertire la tendenza

Termina oggi a Trieste la nona tappa di Chiusura filiali? No, grazie., la campagna itinerante, promossa da Uilca, contro la desertificazione bancaria che ha fatto sosta in Friuli-Venezia Giulia il 25 e il 26 ottobre. All’appuntamento, presso la sala Teatro Piccola Fenice presenti anche il presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, il segretario generale Uilca Fulvio Furlan e il segretario generale Uil FVG Matteo Zorn.

Anche il Friuli-Venezia Giulia in soli cinque anni ha subito una decisa contrazione della presenza di sportelli bancari sul territorio, a scapito di alcuni comuni che sono rimasti completamente sguarniti di un servizio di comunità. Sebbene conforti sapere che siamo tra le quattro regioni che hanno il maggior numero di sportelli dopo Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna, ogni azione di sensibilizzazione nei confronti del sistema bancario volta a invertire o quantomeno fermare questa tendenza è condivisibile. La tecnologia – il 57% dei residenti in regione utilizza l’internet banking – il taglio dei costi dei gruppi bancari e il progressivo invecchiamento e spopolamento delle aree interne sono tra le principali cause delle chiusure di filiali bancarie. La Regione è impegnata nel potenziamento del digitale soprattutto nelle aree interne e nell’attrazione di investimenti e nuovi insediamenti produttivi, fattori che possono contribuire a compensare se non allentare la desertificazione bancaria”, così il presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga.

Ringrazio il presidente della Regione Friuli- Venezia Giulia Massimiliano Fedriga per il sostegno dimostrato alla nostra campagna, le associazioni locali e le persone che stanno dimostrando grande partecipazione a questa iniziativa: è il segnale tangibile di quanto il problema della desertificazione bancaria sia sentito anche nella sua dimensione sociale. Per questo vogliamo che venga aperto un dibattito ampio e partecipato affinché si trovino soluzioni condivise per contrastare questo fenomeno. La chiusura delle filiali è un problema sentito dalle persone e impatta soprattutto su quelle più fragili e deboli: il nostro dovere è occuparcene e chiediamo che tutte le parti coinvolte se ne facciano carico”, così il segretario generale Uilca Fulvio Furlan.

La campagna, attiva dall’inizio dell’anno, mira al coinvolgimento e alla sensibilizzazione delle comunità e delle istituzioni locali e politiche sul fenomeno del taglio degli sportelli bancari grazie anche a un sondaggio, sottoposto ai cittadini, volto a misurare l’impatto che la desertificazione bancaria ha sul tessuto sociale ed economico del territorio.

Secondo i dati elaborati dal Centro Studi Uilca Orietta Guerra dal 2018 al 2022[1] in Friuli-Venezia Giulia il numero di comuni serviti da banche è diminuito del 7,3%, passando da 165 a 153 (-12). Nello stesso periodo sono state chiuse 104 filiali (-15,1%), passando da 689 a 585. Percentuali preoccupanti anche per l’occupazione, che registra una perdita di 915 posti di lavoro per un calo del 16,9%, passando da 5.423 nel 2018 a 4.508 nel 2022. Nella regione, al 2022, sono 57.413 le persone che non hanno accesso allo sportello bancario pari al 5% degli abitanti.

La desertificazione bancaria oltre alla perdita di posti di lavoro, pone grossi problemi ai territori. Le filiali rappresentano non solo un volano di sviluppo per l’economia locale, ma rivestono anche un ruolo sociale di presidio e sostegno per le comunità, di freno allo spopolamento che colpisce in particolare le aree montane del Friuli-Venezia Giulia. In questo contesto è urgente che istituzioni, politica locale e nazionale prendano consapevolezza del problema e che si aprano confronti con le banche per trovare soluzioni ad hoc per tutelare le nostre comunità del Friuli-Venezia Giulia”, dichiara il segretario generale Uil FVG Matteo Zorn.

I risparmiatori da sempre hanno confidato nel rapporto diretto, umano, di fiducia verso coloro che dietro lo sportello della banca hanno saputo dare i migliori consigli. Sostituire la persona con un bancomat distrugge relazioni costruite nel tempo che interrompono un processo di coesione sociale che non si recupererà più”, commenta il segretario generale Uil Udine Luigi Oddo.

Offrire, accanto al servizio informatico, la possibilità di raffronto tra operatori e clienti rafforza il sostegno ai cittadini e ai territori.A difesa delle reti territoriali, occorre sostenere una inversione di tendenza atta a rafforzare e ricreare reti di servizio che siano atte a sostenere anche e soprattutto le persone più vulnerabili e meno strutturate nei confronti delle competenze informatiche”, fa sapere Franco Lenarduzzi Sindaco del Comune di Ruda e Coordinatore della Consulta Anci FVG per i Piccoli Comuni.

L’appuntamento con la prossima tappa di Chiusura filiali? No, grazie. è in Calabria e in Sicilia dal 14 al 16 novembre. Oltre alla battaglia contro la chiusura delle filiali, Uilca ha lanciato e sostiene la campagna Basta pressioni commerciali contro le indebite pressioni cui è sottoposto il personale bancario.


[1] Fonte: elaborazione Uilca su dati statistici della Banca Centrale Europea e su dati Banca d’Italia pubblicati il 31 marzo 2023

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