“Da una sola parte, dalla parte dei lavoratori” – Giacomo Brodolini

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Uilca su Ccnl credito: firmato il rinnovo

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Accordo di valore economico, sociale e di prospettiva

Furlan: le persone al centro con soluzioni rilevanti per aumenti salariali, benessere lavorativo, riduzione orario di lavoro e partecipazione. Un risultato che conferma la lungimiranza e la centralità del settore, importanza dell’azione unitaria delle Organizzazioni Sindacali

Abbiamo raggiunto un accordo di grande valore economico e sociale, che mette al centro le persone, il loro benessere e la conciliazione vita-lavoro e definisce strumenti per gestire i processi di cambiamento tramite una costante contrattazione collettiva”, così il segretario generale Uilca Fulvio Furlan al termine della trattativa con Abi per il rinnovo del Ccnl del credito, conclusasi oggi a Roma. “Abbiamo definito un importante aumento economico che riconosce il recupero dell’inflazione e distribuisce produttività e redditività ai dipendenti. È un contratto innovativo e lungimirante, in cui viene riconosciuta la riduzione dell’orario di lavoro, la partecipazione alla vita delle imprese delle lavoratrici e dei lavoratori e il loro valore umano e professionale, con norme di tutela per i più fragili. Allo stesso modo si è operato per rafforzare la categoria anche sotto il profilo occupazionale, dando rilievo alla formazione e a soluzioni di ricambio generazionale a favore di nuove assunzioni a tempo indeterminato, con incentivi per lo svolgimento dell’attività nelle zone di residenza. Il rafforzamento della Cabina di Regia nazionale e le sinergie tra primo e secondo livello di contrattazione pongono la contrattazione collettiva permanente come riferimento essenziale per affrontare gli impatti della digitalizzazione e i cambiamenti futuri, evitando derive unilaterali e penalizzanti per il personale”.

Per il segretario generale UilcaLa grande coesione dimostrata dalle Organizzazioni Sindacali ha dato una spinta determinante per raggiungere un accordo con la volontà di confermare il valore delle relazioni sindacali, la centralità del settore del credito nel Paese e l’identità della categoria dei bancari, nel difficile contesto dovuto alla situazione tra Abi e Intesa Sanpaolo. È comunque molto importante che il rinnovo sia stato sottoscritto da tutti per l’unità della categoria e per il settore. Auspichiamo che in futuro si trovino le condizioni per superare questo impasse”.

Questi gli aspetti del nuovo Ccnl del credito:

  • Economico
    aumento salariale di 435 euro medi così suddiviso: erogazione dell’80% delle richieste sindacali entro settembre 2024 (I tranche, per un importo di 250 euro, a partire da dicembre 2023 e II tranche, per un importo di 100 euro, a partire da settembre 2024). Erogazione del rimanente 20% entro il mese di marzo 2026 (III tranche, per un importo di 50 euro, da giugno 2025 e IV e ultima tranche, per un importo di 35 euro, da marzo 2026);
    una tantum per il 2023 per un valore medio di 1.250 euro nella busta paga del prossimo mese di dicembre;
    ripristino del calcolo del Tfr pieno a partire da luglio 2023
  • Normativo
    riduzione dell’orario di lavoro a 37 ore settimanali e grande attenzione alla conciliazione tempi vita-lavoro;
    – favorita l’Occupazione tramite la sinergia tra Fondo di Solidarietà di Settore e Fondo per l’Occupazione e la valorizzazione della staffetta generazionale, per consentire nuove assunzioni a fronte di accesso al part-time del personale a cui mancano tre anni alla pensione o all’accesso all’esodo, con perdita economica limitata. Previsto un contributo economico di 3.500 euro nel caso di assunzione a tempo indeterminato di donne, disabili, disoccupati fino a 36 anni e residenti nelle regioni del Mezzogiorno;
    – ribadita e ampliata la centralità della Formazione, in ottica di mantenimento dell’occupazione e per favorire la crescita umana e professionale delle lavoratrici e dei lavoratori;
    – valorizzate logiche di Pari Opportunità e di Inclusione con particolare attenzione a diversità, tutela delle donne, molestie sul luogo di lavoro e violenza di genere, maternità a rischio e comporto malattia;
    partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori alla vita delle imprese, con gestione delle modalità a cura delle singole aziende;
    – maggiore impegno contro le pressioni commerciali, con l’inserimento dell’Accordo del 2017 all’interno del testo del Ccnl;
    – maggiore centralità della salute di lavoratrici e lavoratori e particolare attenzione allo stress da lavoro correlato, con il rafforzamento e l’ampliamento dei compiti della Commissione nazionale sicurezza e l’approvazione di un’indagine di clima di settore;
    – rafforzamento delle logiche di gestione collettiva dei processi, con il rafforzamento della Cabina di Regia nazionale e il potenziamento delle Commissioni e degli organismi bilaterali e in coerenza con la contrattazione di primo e secondo livello.

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