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Uilca su Mps: bene il via libera della Ue alla revisione degli impegni assunti dalla Banca

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Ora si lavori al rilancio di Mps e a prospettive concrete per il personale

L’approvazione da parte della Commissione Europea della revisione degli impegni che l’Italia aveva assunto nel 2017 per la ricapitalizzazione della Banca Monte dei Paschi di Siena è una notizia attesa e di grande importanza per realizzare il rilancio dell’istituto e poter costruire concrete prospettive per le lavoratrici e i lavoratori”, commenta così Fulvio Furlan, segretario generale Uilca, la notizia dell’ok della Commissione Europea al prolungamento dei termini per la ristrutturazione dell’istituto senese.

Lo scorso giugno, alla presentazione del Piano Industriale, sostenemmo la necessità che l’azionista pubblico garantisse la continuità dell’attività e che i processi autorizzativi delle Autorità europee fossero coerenti dal punto di vista temporale con le tempistiche del Piano, che deve avere la possibilità di conseguire i suoi obiettivi, garantendo l’integrità e l’identità del Monte dei Paschi di Siena”.

La comunicazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze che gli impegni, rivisti sulla base di una proposta dello stesso Ministero, “sono coerenti con gli obiettivi del piano industriale recentemente approvato da Mps”, ci conforta che la direzione assunta sia quella che auspicavamo. Ora attendiamo di verificarlo concretamente quando, nelle prossime settimane, saranno resi pubblici i contenuti della decisione della Commissione Europea”, continua Furlan.

“In coerenza con la necessità di sostenere il rilancio della banca sulla base degli impegni assunti, come Uilca stiamo operando nel confronto in atto per governare le ricadute del Piano d’Impresa con grande senso di responsabilità e realizzare il piano di uscite di personale in modo volontario nei tempi indicati nel Piano Industriale, chiedendo garanzie di valorizzazione personale e professionale per le lavoratrici e i lavoratori che resteranno in servizio e una prospettiva futura di consolidamento e recupero occupazionale”, conclude.

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