Dal 2018 al 2022 nella regione persi 384 posti di lavoro e chiusi 69 sportelli
Tappa in Sardegna per Uilca, il Sindacato Uil Credito, Esattorie e Assicurazioni guidato dal segretario generale Fulvio Furlan, con Chiusura filiali? No, grazie., la campagna di sensibilizzazione dell’opionione pubblica sul problema della desertificazione bancaria. L’appuntamento con l’on the road Uilca, attivo dall’inizio dell’anno su tutto il territorio nazionale, è per il prossimo martedì 3 ottobre a Cagliari, presso l’Hotel Regina Margherita, alle ore 10.00.
Per il segretario generale Uilca Fulvio Furlan “la chiusura degli sportelli bancari, pur essendo una legittima scelta degli istituti di credito, produce conseguenze non solo sotto il profilo economico ma anche sociale e legale. Per questo, riteniamo sia necessario che tutte le parti sociali interessate ne siano consapevoli e si sentano chiamate in causa”.
Tra gli obiettivi dell’iniziativa, il coinvolgimento e la sensibilizzazione delle comunità e delle istituzioni locali e politiche sul fenomeno del taglio degli sportelli bancari. Durante la campagna Chiusura filiali? No, grazie. Uilca misura l’impatto che la desertificazione bancaria ha sul tessuto sociale grazie a un questionario sottoposto agli abitanti.
Dal 2018 al 2022 in Italia gli sportelli bancari sono diminuiti del 17,4% (-4.423).
I comuni serviti da banche sono scesi del 10,9% (-583). Il trend negativo coinvolge anche l’aspetto occupazionale: 14.020 dipendenti in meno nel settore (-5%)[1].
Anche la Sardegna non fa eccezione: negli ultimi anni infatti si assiste a un lento ma progressivo disinteresse del sistema bancario nei confronti del territorio. A pagarne il prezzo più alto soprattutto quelle comunità che al contrario più avrebbero bisogno della presenza fisica delle filiali e a essere tagliata fuori la parte più debole e fragile della popolazione.
Dal 2018 al 2022 in Sardegna il numero di comuni serviti da banche è diminuito dell’8,1%, passando da 284 a 261. Nello stesso periodo sono state chiuse 69 filiali (-12,4%), passando da 556 a 487. Andamento negativo anche per l’occupazione: i dipendenti del settore bancario nel 2018 erano 4.226, nel 2022 3.842 (-9,1%), con una perdita quindi di 384 posti di lavoro. A Cagliari il numero degli sportelli è diminuito del 22,9% passando da 118 nel 2018 a 91 nel 2022 (-27). I dipendenti sono scesi sotto la soglia delle mille unità, da 1.059 a 891 (-15,9%; -168)[2].
“Siamo convinti che questo processo di desertificazione dei servizi possa essere arginato con il coinvolgimento di tutti gli attori presenti e che sindaci, amministratori locali e istituzioni regionali, unitamente al Sindacato e alle istituzioni bancarie presenti nel territorio, possano costruire le condizioni per un proficuo dialogo”, così Mauro Farigu, segretario generale Uilca Sardegna.
All’iniziativa, insieme al segretario generale Uilca Fulvio Furlan, alla segretaria generale Uil Sardegna Francesca Ticca e al segretario generale Uilca Sardegna Mauro Farigu, il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, il sindaco di Sanluri e presidente del Consiglio dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani Alberto Urpis, il presidente dell’Associazione Sarda Enti Locali Rodolfo Cancedda, il sindaco di Decimomannu Tonino Munzittu, il sindaco di Uta Giacomo Porcu, il sindaco di Bauladu Ignazio Zara, il sindaco di Siamanna Franco Melas.
Presenti anche l’On. Piero Comandini e il consigliere regionale On. Alice Aroni.
Oltre alla battaglia contro la chiusura delle filiali, Uilca ha lanciato e sostiene la campagna Basta pressioni commerciali contro le indebite pressioni cui è sottoposto il personale bancario.
[1] 2 Fonte: elaborazione Uilca su dati statistici della Banca Centrale Europea e su dati Banca d’Italia pubblicati il 31 marzo 2023