Care colleghe, cari colleghi,
entro poche settimane inizieranno i lavori nella scala B della sede centrale di via Macello a Bolzano.
Nonostante le ottime misure di riduzione previste dall’ufficio tecnico, già sperimentate nella demolizione della scala C, è inevitabile che ci sarà rumore. Per questo abbiamo concordato, insieme agli altri sindacati, che la direzione del personale autorizzi il maggior numero possibile di colleghi a lavorare da casa in smart working. Ridurre il numero di persone presenti nell’edificio avrà anche effetti positivi sulla sicurezza in caso di incendio, la scala A è infatti il maggior punto di fuga della struttura. Vi chiediamo di informarci prontamente in caso di diniego della richiesta di smart working.
Il buono pasto è previsto solo per chi è fisicamente in ufficio. Per i giorni di smart working si perdono questi 8 o 9 euro. Lo stesso dicasi per l’indennità di pendolarismo. Abbiamo richiesto, per ora senza successo, che almeno in questa situazione straordinaria, venga erogata una forma di compensazione per il buono pasto perso. Moltissimi colleghi, infatti, quando lavorano da casa non hanno comunque il tempo di cucinare e devono pranzare facendosi portare il cibo tramite le piattaforme di consegna a domicilio. In questo la situazione è identica rispetto a quando si lavora in ufficio.
Il 30/06 scade inoltre la proroga del decreto che consente lo smart working esteso ai lavoratori fragili e a chi ha figli di età inferiore ai 14 anni. Ci sono varie proposte di proroga in parlamento, ma se la proroga non dovesse avvenire per via legislativa abbiamo chiesto alla direzione del personale di agevolare i soggetti attualmente interessati, continuando a concedere ai colleghi di lavorare da casa in maniera piu’ ampia rispetto ai 5 giorni al mese previsti dalla circolare aziendale.
